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La 15enne che ha tentato di suicidarsi dopo uno stupro a Pavia si è salvata perché ha voluto dire addio alla madre

Una chiamata con parole di addio rivolte alla mamma. Grazie a questa telefonata, arrivata al 112 da una zona boschiva sulle rive del Ticino, la polizia di Pavia è riuscita a rintracciare la 15enne che la sera del 26 dicembre ha tentato il suicidio dopo lo stupro da parte di un ragazzo conosciuto su Instagram.
A cura di Francesca Del Boca
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Una chiamata al 112 in lacrime, con singhiozzi e parole di addio alla mamma. Grazie a questa telefonata al numero unico per le emergenze, arrivata da una zona boschiva sulle rive del Ticino a Pavia, la polizia cittadina è riuscita a rintracciare la 15enne che la sera di martedì 26 dicembre ha tentato il suicidio dopo aver subito uno stupro da parte di un ragazzo conosciuto su Instagram.

L'hanno trovata immersa nelle acque gelide del fiume, aggrappata a un grosso ramo, gli agenti che sono intervenuti in soccorso della giovane che stava proprio per lasciare la presa, in preda alla stanchezza e alla disperazione. Non hanno così esitato a tuffarsi per recuperarla e portarla in salvo sulla terraferma grazie a una vera e propria catena umana: la 15enne, in evidente stato di ipotermia, è stata condotta così al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo per le cure del caso.

Secondo quanto ricostruito la studentessa, residente nel Monzese, quel giorno avrebbe preso di nascosto un treno fino a Pavia per incontrarsi con un 25enne conosciuto recentemente sui social. Una bugia innocente alla mamma per conoscere quel ragazzo che in chat sembra dolcissimo e premuroso, ma che in men che non si dica, dal vivo, si trasforma in un mostro e, con la scusa di passeggiare sulla riva del fiume, la scaraventa a terra e la violenta. 

Da lì il proposito di gettarsi in acqua, un tentativo di lavare via la vergogna e l'orrore di quelle ore di violenza. Mentre la madre e il fratello tentano in tutti i modi di mettersi in contatto con la giovane, lei vaga in lacrime per la boscaglia avvolta dalla nebbia: è lì che chiama il 112, perché le forze dell'ordine avvisino la madre dell'estremo gesto della figlia.

La Questura di Pavia, adesso, è al lavoro per rintracciare il responsabile dello stupro. Di lui si sa che ha 25 anni, è di origine tunisina e risiede proprio in provincia di Pavia.

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