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Insulti antisemiti e bestemmie: così i nazi-hacker hanno interrotto dibattito sulla Shoah

Oggi, giovedì 4 febbraio, durante un incontro organizzato per le scuole di Cinisello Balsamo sulla Shoah c’è stata un’incursione di alcuni hacker: bestemmie, parolacce e insulti anti-semiti. Un vero attacco che ha costretto il professore di pedagogia dell’Università Bicocca Raffaele Mantegazza a interrompere l’evento.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ancora attacchi nazi-hacker durante alcuni eventi organizzati per la "Giornata della Memoria": questa volta è successo durante una diretta su Zoom organizzata per i ragazzi delle scuole di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, dal docente di pedagogia dell'Università Bicocca Raffaele Mantegazza. Il professore aveva pianificato un ciclo di eventi dal nome "Lo zaino della memoria" che però è stato sospeso al suo terzo incontro. Alcuni hacker hanno orchestrato un'incursione pubblicando insulti antisemiti, bestemmie e altri attacchi contro gli ebrei e generando un nuovo caso di zoombombing, termine utilizzato per definire questa tipologia di raid.

L'attacco hacker durante la presentazione del libro di Lia Tagliacozzo

"Abbiamo subito un attacco neonafastista durante una diretta su Zoom. È un fatto gravissimo", scrive il docente sul suo profilo Facebook. E nonostante la volontà di cambiare piattaforma, i nazihacker non hanno permesso la conclusione dell'evento: "Non c'è stato niente da fare ci inseguivano", spiega il professore al quotidiano "La Repubblica". Quello di Cinisello non è il primo episodio del genere. Nei giorni scorsi era toccato alla storica e scrittrice Lia Tagliacozzo, ebrea e figlia di due sopravvissuti alla Shoah, che durante la presentazione del romanzo "La generazione del deserto" è stata vittima di zoombombing: "Un gruppo di persone organizzate sono entrate in massa nella riunione zoom della presentazione, mentre stava parlando mia madre. Zittendola. Hanno iniziato ad urlare “ebrei ai forni”, “sono tornati i nazisti” ,“vi bruceremo tutti”, “dovete morire tutti”. Impostando come foto identificativa immagini di Hitler e svastiche enormi"

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