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Insegue il nipote a piedi nudi in strada e lo accoltella: 54enne condannato a 9 anni per tentato omicidio

Un 54enne è stato condannato in primo grado a 9 anni di reclusione per il tentato omicidio del nipote. L’uomo avrebbe inseguito il 32enne anche per le strade di Rivarolo Mantovano (Mantova) a piedi nudi brandendo un coltello.
A cura di Enrico Spaccini
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(Archivio)
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Il Tribunale di Mantova ha condannato in primo grado a 9 anni di reclusione Boujemaa Ajdaa, l'uomo che l'1 dicembre del 2023 ha accoltellato e inseguito per le vie di Rivarolo Mantovano (in provincia di Mantova) il nipote di 32 anni. Il collegio dei giudici presieduto da Giacomo Forse lo ha ritenuto responsabile di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, ma ha rigettato le aggravanti della premeditazione e della minorata difesa formulate dal sostituto procuratore Gianlorenzo Franceschini. Il difensore del 54enne, Filippo Moreschi, aveva chiesto per il suo assistito la derubricazione del reato in lesioni gravi.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, la mattina dell'1 dicembre 2023 Ajdaa avrebbe fatto irruzione nella camera da letto del nipote 32enne, che viveva nel suo stesso appartamento, e lo avrebbe colpito tre volte alla testa con un coltello. Il giovane, però, era riuscito a divincolarsi e aveva provato a scappare per le vie di Rivarolo Mantovano. Ai passati gridava di mettersi al riparo, mentre veniva inseguito dallo zio che, a piedi nudi, brandiva il coltello. Alla fine, il 54enne lo aveva raggiunto e lo aveva colpito ancora alle mani, a una coscia e alla testa.

Come riportato dalla Gazzetta di Mantova, il 32enne, che si è costituito parte civile al processo con l'avvocata Chiara Sabbadini e che è stato sentito come testimone, ha dichiarato che lo zio lo avrebbe aggredito perché era "arrabbiato" per il fatto che pensava che "mio nonno era stato più generoso con mio padre che con lui".

Ajdaa, di origine marocchina come il nipote e bracciante come lui, si trova oggi agli arresti domiciliari. Una perizia psichiatrica ha stabilito la sua piena capacità di intendere e volere e, quindi, di affrontare il processo. In primo grado, il 54enne è stato condannato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi a 9 anni di reclusione.

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