Indagata anche l’ex vicesindaca e assessora Ada Lucia De Cesaris nell’inchiesta sull’urbanistica

Tentata concussione. Questa l'ipotesi di reato avanzata nei confronti della ex vicesindaca e assessora all'Urbanistica dal 2011 al 2015 nella giunta Pisapia Ada Lucia De Cesaris. Il suo nome è comparso tra i 74 indagati nella nuova inchiesta.
Secondo quanto spiegato dai pm si tratta di un passo necessario, atto dovuto a seguito delle motivazioni con le quali il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso della legale contro il sequestro dei suoi telefoni: la sua posizione apparirebbe "effettivamente meritevole di approfondimento investigativo".
Gli accertamenti sono scattati per una vicenda avvenuta quando era consulente di Banca Illimity, quando un costruttore si è visto togliere il finanziamento per un progetto immobiliare in via Lamarmora. Secondo le accuse, avrebbe voluto tenere il suo architetto anziché assecondare la scelta di un altro, Marco Emilio Cerri, pure lui indagato.
Le indagini su De Cesaris: i messaggi con l'assessore Tancredi
De Cesaris è stata perquisita la prima volta il 7 novembre scorso, quando il suo telefono è stato sequestrato. Dai nuovi atti dell'inchiesta sull'urbanistica e dalle chat del cellulare, sono emersi rapporti stretti con l'assessore Giancarlo Tancredi, fra continua richieste di incontri e aggiornamenti sui cantieri, come la Caserma Mameli. "Bel colpo!", è la risposta di Tancredi quando lei gli scrive: "Mameli andata!".
Altri messaggi risalgono al novembre 2021. "Chiedi ancora di me al prossimo incontro", gli dice lui, dopo averla messa n guardia di "non fare troppo la scena" all'incontro per una delibera. "E chi ti molla!", le risponde lei.
"Alla Regione gli fai fare 120 metri di altezza e agli operatori comuni dite no ad altezze inferiori", si legge in altri messaggi. "Se pensate di risolvere tema procura con il Pgt (piano di governo de territorio, ndr) non avete capito dove sta il problema", dice ancora De Cesaris, ricevendo l'approvazione di Tancredi. E poi rincara la dose sui nuovi eletti dell’Osservatorio edilizio che secondo De Cesaris sarebbero "incompetenti, troppo lenti, così non si può lavorare".
Le indagini in corso dopo i messaggi
Una volta preso atto delle chat che intercorrono fra De Cesaris e Tancredi, gli inquirenti non hanno dubbi: ci sarebbe "una costante ingerenza da parte di De Cesaris nelle vicende interne all’amministrazione, persino nelle fasi decisionali che sono prerogativa della parte politica". Secondo i finanzieri, De Cesaris sembra suggerire disposizioni al posto della giunta. Allo stesso modo porta rimostranze anche sul lato imprenditoriale.
Sicuramente il lavoro di ricerca sui telefonini e i pc sequestrati non è finito, ma ulteriori sviluppi potrebbero arrivare dagli interrogatori di mercoledì prossimo davanti al gip Mattia Fiorentini.