Inchiesta sull’urbanistica a Milano, il sindaco Beppe Sala sarà chiamato come testimone in aula

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala sarà chiamato a testimoniare in uno dei processi relativi alle inchieste sull'urbanistica della città. Lo ha deciso la giudice Paola Braggion, accogliendo la richiesta delle difese, nella seconda udienza del dibattimento per abuso edilizio e lottizzazione abusiva su Torre Milano a carico di otto imputati, tra imprenditori, tecnici, funzionari e dirigenti o ex dirigenti del Comune. Sul banco dei testimoni saliranno anche le ex ministre del governo Conte, Fabiana Dadone e Paola De Micheli.
Quello sulla realizzazione di Torre Milano, edificio residenziale di 24 piani completato nel 2023 in via Stresa, nel quartiere Maggiolina, è stato il primo procedimento sui casi dell'urbanistica a Milano, avviato a gennaio. A processo sono stati chiamati otto imputati, tra cui i costruttori Stefano e Carlo Rusconi, legali rappresentanti della società Opm (responsabile civile col legale Lodovico Mangiarotti) e Gianni Maria Ermanno Beretta dell'omonimo studio di architettura come progettista e direttore lavori. Con loro, anche alcuni ex dirigenti del Comune di Milano: oltre a tre funzionari dello Sportello Unico Edilizia, anche Giovanni Oggioni, componente della commissione paesaggio e finito ai domiciliari anche per corruzione in un altro filone delle tante indagini e Franco Zinna, ex responsabile della Direzione Urbanistica.
Le accuse contestate dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici sono abuso edilizio e lottizzazione abusiva. A Beretta era stato contestato anche l'accusa di falso, che però è andata in prescrizione, e l'abuso d'ufficio, che però è stato abrogato dopo la legge Nordio. il Comune di Milano figura come parte offesa, mentre come parte civile si è costituita una donna che faceva parte del comitato dei cittadini che protestò contro il progetto del palazzo.
Secondo i pm le persone coinvolte avrebbero a vario titolo contribuito a fare in modo che l'intervento urbanistico della torre fosse "qualificato come ristrutturazione", anziché "nuova costruzione", bypassando le regole sulle volumetrie diverse e la necessità di un piano attuativo. Sala è stato citato come testimone dalle difese di alcuni imputati perché la linea della giunta è sempre stata quella di difendere l'operato dei propri dirigenti e funzionari. Commentando la notizia, il sindaco si è detto pronto a comparire in aula: "Che devo testimoniare è una sorpresa ma sono ben lieto perché io su questa faccenda voglio solo continuare a dire la mia".