Inchiesta per corruzione a Vigevano: a processo il sindaco Ceffa e l’ex europarlamentare Ciocca

Sono sei le persone, tra politici e imprenditori, che sono state rinviate a giudizio per i casi di corruzione che sarebbero avvenuti a Vigevano, un comune in provincia di Pavia. A deciderlo è stata la giudice Daniela Garlaschelli, a conclusione dell'udienza preliminare che si è tenuta oggi, lunedì 21 luglio. Il processo inizierà il prossimo 4 dicembre.
In particolare, coloro che andranno a processo sono Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano (Pavia), l'ex consigliera comunale Roberta Giacometti, Angelo Ciocca, ex europarlamentare della Lega, Alessandro Gabbi e Matteo Ciceri, ex dirigenti di Asm Vigevano, e l'imprenditore Alberto Righini, già presidente provinciale dell'Ance (l'associazione dei costruttori edili), che, a vario titolo, sono indagati per i reati di corruzione, istigazione alla corruzione e falsità ideologica.
Nell'ambito della stessa inchiesta Alice Andrighetti, compagna di Righini, è stata condannata a 12 mesi con rito abbreviato: il pubblico ministero Chiara Giuiusa aveva chiesto una condanna a 2 anni. Confermato, invece, il patteggiamento a un anno e 10 mesi per Veronica Passarella, ex dirigente di Asm Vigevano.
La vicenda riguarda due diversi filoni di indagine, tra loro connessi. Da un lato l'ipotesi di istigazione di corruzione nei confronti di una consigliera comunale. Nel novembre 2022 Righini, con l'aiuto di Ciocca, avrebbe proposto 15mila euro alla consigliera Emma Stepan, tramite il convivente Luca Battista, per convincerla a rassegnare le proprie dimissioni insieme ad altri 12 consiglieri, nel contesto di un tentativo di far cadere la giunta di centrodestra a Vigevano, guidata dal sindaco leghista Ceffa. I due rifiutarono, ma segnalarono l'accaduto al sindaco. Ciocca e Righini sono accusati di istigazione alla corruzione.
Le dimissioni di massa furono evitate ma il sindaco, per assicurarsi il sostegno politico di un'altra consigliera comunale, Roberta Giacometti, le avrebbe procurato, tramite un prestanome, una consulenza presso Asm Vigevano, di cui la municipalizzata non aveva alcuna effettiva necessità, al fine di assicurare, per l'accusa, un illecito vantaggio economico alla donna. In questa seconda vicenda si contestano al sindaco, all'ex consigliera Giacometti e ai tre ex amministratori di Asm i reati di corruzione e falso ideologico.