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Arresti tra ultras di Milan e Inter

Inchiesta Doppia Curva, arrestate 7 persone: ai domiciliari anche Mauro Russo, socio di Paolo Maldini e Bobo Vieri

Sette persone sono state arrestate nella mattinata del 5 maggio per un nuovo filone dell’inchiesta ‘Doppia Curva’ della Procura di Milano. Ai domiciliari anche Mauro Russo, imprenditore socio di Paolo Maldini e Christian ‘Bobo’ Vieri (estranei alle indagini).
A cura di Enrico Spaccini
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Mauro Russo con Paolo Maldini (a sinistra) e Christian 'Bobo' Vieri (a destra) - foto da Getty
Mauro Russo con Paolo Maldini (a sinistra) e Christian ‘Bobo' Vieri (a destra) – foto da Getty
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Altre sette persone sono state arrestate nella mattinata di oggi, lunedì 5 maggio, dalla Squadra Mobile e dalla guardia di finanza di Milano per un nuovo filone dell'inchiesta ‘Doppia Curva dei pubblici ministeri Paolo Storari e Sara Ombra, con l'aggiunto Alessandra Dolci. Le accuse nei loro confronti, a vario titolo, sono di estorsione e usura aggravate dall'agevolazione mafiosa, rapina ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il gip del Tribunale di Milano, Domenico Santoro, ha disposto per cinque di loro la custodia cautelare in carcere e per gli altri due i domiciliari. Tra quest'ultimi, compare anche Mauro Russo: l'imprenditore socio dell'ex capitano del Milan Paolo Maldini e dell'ex bomber – tra le altre anche dell'Inter – Christian Vieri (entrambi gli ex calciatori sono estranei alle indagini) nella società Go Old 50 srl, proprietaria anche del marchio d'abbigliamento Sweet Years.

Il business dei parcheggi e l'accusa di estorsione

Al centro del nuovo filone dell'indagine sulle tifoserie organizzate di Inter e Milan è tornato il business dei parcheggi dello stadio ‘Giuseppe Meazza' in San Siro e i prestiti in denaro da restituire con interessi usurai nei confronti dell'imprenditore Piero Bene. Quest'ultimo, con la sua società Be.Pi Sport, si occupa della programmazione e delle trasmissione televisive sul calcio dilettantistico (Eccellenza, Serie D, Serie B femminile e altro). Il clan della ‘ndrangheta dei Bellocco, di cui faceva parte Antonio Bellocco ucciso lo scorso settembre da Andrea Beretta (ex capo della Curva Nord dell'Inter già in carcere), avrebbe prestato a Bene quasi 400mila euro con tassi d'interesse fino al 400 per cento.

Gli episodi di presunta estorsione che vengono contestati agli indagati riguardano diversi ambiti, ma soprattutto i versamenti di denaro pretesi in modo illecito dal gestore dei parcheggi dello stadio ‘Meazza' per garantirsi una sorta di "tranquillità ambientale" e i tentativi di estromettere Beretta dalla gestione della sua società di merchandising.

L'ordinanza del gip di Milano parla anche di un "rapporto intercorrente tra gli esponenti di spicco del direttivo della curva Nord", tra cui appunto Bellocco e Beretta, "e la società interista". In particolare, Bellocco si sarebbe speso affinché l'ex capitano dell'Inter, e oggi vicepresidente, Javier Zanetti "fosse presente" a un evento che interessava all'attività imprenditoriale di Davide Scarfone, uno degli arrestati del 5 maggio.

Chi sono i sette arrestati e il ruolo di Mauro Russo

I nuovi arresti sono stati portati a termine anche grazie alle dichiarazioni fornite agli investigatori dalle persone offese, agli interrogatori resi da Beretta (diventato collaboratore di giustizia) e ai vari accertamenti mirati di tipo economico e finanziario. Le cinque persone finite in carcere sono: il 45enne Francesco Intagliata, il 50enne Filippo Monardo, il 36enne Giuseppe Orecchio, il 39enne Davide Scarfone e il 43enne Domenico Sità. I due ai domiciliari, invece, il 49enne Carmelo Montalto e il 67enne Mauro Russo.

Russo, in particolare, è accusato di estorsione aggravata in concorso con Beretta, Giuseppe Caminiti e Vittorio Boiocchi (ucciso il 19 ottobre 2022) nei confronti di Gherardo Zaccagni, imprenditore dei parcheggi del ‘Meazza'. Suo fratello, Aldo Russo, è cognato di Maldini ed è stato indicato in due informative della Squadra mobile come l'uomo che avrebbe messo a disposizione di Zaccagni i propri contatti con esponenti del Milan per l'assegnazione dei posteggi alle sue società.

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