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Inchiesta Beic a Milano, chiuse le indagini per gli architetti Boeri, Zucchi e Tamburelli: cosa succede ora

Sono state chiuse le indagini per l’inchiesta sulla Beic, la biblioteca europea di informazione e cultura, che dovrebbe sorgere a Porta Vittoria a Milano. Tra gli indagati c’è l’architetto Stefano Boeri.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, venerdì 2 maggio, la procura di Milano ha chiuso le indagini per gli architetti Stefano Boeri, Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli. Quest'ultimo è, per l'Accusa, il "collettore tra Boeri e Zucchi e gli studi Onsitestudio e Baukuh vincitori del bando". Tutti sono accusati di turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta relativa alla realizzazione della Beic (Biblioteca europea di informazione e cultura) che dovrebbe sorgere nel quartiere di Porta Vittoria.

Per la Procura infatti "in concorso tra loro, turbavano la gara pubblica indetta dal Comune di Milano", relativa proprio alla realizzazione della struttura, "attraverso mezzi fraudolenti".

Oltre a loro, rischiano il processo anche Angelo Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi. Entrambi, all'epoca dei fatti, lavoravano nello stesso dipartimento universitario di Boeri e Zucchi. Tra chi rischia, c'è anche Andrea Caputo che era allievo e collaboratore di Boeri.

L'inchiesta è iniziata a ottobre 2023 quando la Procura ha deciso di porre attenzione sulla gara pubblica indetta dal Comune di Milano e relativa al concorso internazionale di progettazione per la realizzazione della Biblioteca. All'epoca, Boeri e Zucchi erano commissari. A vincere il bando sono stati: Manuela Fantini, Angelo Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi.

Adesso dopo la chiusura delle indagini, la Procura dovrà decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio. Subito dopo toccherà a un giudice scegliere se acconsentire alle richieste dei magistrati.

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