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“In un anno mio figlio disabile ha ricevuto solo 40 minuti di assistenza all’asilo”: la denuncia di una mamma

Una mamma ha denunciato che il figlio disabile ha ricevuto in un asilo di Milano solo quaranta minuti di assistenza in un anno: dopo la sua denuncia, il Comune si è scusato.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un bimbo disabile di soli quattro anni avrebbe ricevuto, in un intero anno scolastico, solo quaranta minuti di assistenza: è quanto denuncia una mamma che, subito dopo, ha ricevuto le scuse dall'amministrazione comunale di Segrate. La sua storia è stata raccontata dal quotidiano Il Corriere della Sera.

Il piccolo frequenterebbe una scuola paritaria a Segrate: è affetto da un disturbo nello sviluppo psicologico e nel linguaggio. E, per questo motivo, è seguito da un insegnante di sostegno. In questi casi, però dovrebbe essere affiancato anche da un educatore inviato dal Comune: è infatti fondamentale che i piccoli ricevano un sostegno educativo.

L'educatrice ha incontrato il bimbo solo due volte in un anno

L'amministrazione comunale ha assegnato un'educatrice: la professionista ha iniziato il suo operato a ottobre scorso e avrebbe dovuto portarlo avanti per tre ore la settimana. "L'abbiamo appreso con grande sollievo anche se, parlando con le sue insegnanti, è emerso che così poche ore non sarebbero state sufficienti", ha spiegato la madre.

Sulla base del suo racconto è emerso che l'educatrice si è presentata una prima volta per prendere accordi con la direzione scolastica e una seconda volta per confrontarsi con l'insegnante di sostegno. In entrambi i casi, ha parlato solo alcuni minuti con il piccolo per un totale di quaranta minuti.

La terapia privata perché nel pubblico ci sono liste di due anni e mezzo

Dopo quei due incontri, non si sarebbe più fatta vedere. Avrebbe avuto il Covid, poi avrebbe avuto un infortunio e poi nessuna notizia: "E il Comune non ha mai nominato un sostituito". Il piccolo, in questo modo, ha avuto alcune ripercussioni: "Siccome apprende più lentamente dei coetanei, le attività che riesce a fare non ha potuto svolgerle con i bambini della sua età, ma ha dovuto farle con quelli più piccoli. L’anno prossimo è l’ultimo: dovrà affrontare i pre requisiti per le scuole elementari".

Questa è una ulteriore difficoltà a quelle che i genitori del bimbo affrontano già quotidianamente: il bimbo, per esempio, svolge sedute di psicomotricità e logopedia in regime privato perché nel pubblico ci sono liste d'attesa di due anni e mezzo: "Non possiamo aspettare. Più l'intervento è precoce e migliori sono i margini di miglioramento".

Le scuse del Comune

Considerata la situazione degli ultimi 365 giorni, i genitori del bimbo sono preoccupati per quello che sarà il prossimo anno scolastico: "Abbiamo contattato un legale. Nostro figlio avrebbe diritto alla presenza di un educatore addirittura per la metà del tempo scuola, non solo per tre ore".

Sull'accaduto si è espresso l'assessore alle Politiche sociali di Segrate, Guido Bellatorre, che ha spiegato che dopo l'infortunio e la malattia, l'educatrice ha rassegnato le dimissioni: "Abbiamo cercato un sostituto scorrendo le graduatorie, ma ad anno scolastico già in corso, tutti gli educatori contattati avevano già trovato un impiego e quindi rifiutavano la nostra proposta".

L'assessore ha spiegato che il Comune cercherà di garantire il sostegno fino alla fine dell'anno scolastico: "Poi dal prossimo anno saremo senz'altro in grado di dare la copertura di tre ore. Forse potremo arrivare anche a quattro ore".

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