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“In Lombardia mancano i treni attrezzati per i disabili”: la denuncia di un 24enne in carrozzina

Un viaggio sui treni regionali può rivelarsi un’impresa per i ragazzi disabili. Lo ha denunciato Diego Schettino, 24enne in carrozzina: “Non ci sono abbastanza treni attrezzati in Lombardia”
A cura di Simona Buscaglia
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Diego Schettino
Diego Schettino

Voleva viaggiare su un treno attrezzato per disabili ma è diventata un'impresa raggiungere i parenti per le festività natalizie. Diego Schettino, responsabile alla disabilità per Europa Verde Milano e punto di riferimento per lo sportello dei disabili milanesi, ha denunciato le difficoltà riscontrate per organizzare un viaggio sui treni in Lombardia. "Oggi volevo andare a trovare un parente a Lecco, partendo da Milano Centrale – ha raccontato a Fanpage.it Schettino, 24enne in carrozzina – ho chiamato con un giorno quasi di anticipo, sentendo ieri la Sala Blu, che fornisce l'assistenza, per gli orari in cui mi sarei dovuto muovere. Come prima risposta mi è stato detto che non c'erano treni attrezzati". Ma Schettino non demorde e, dopo dieci chiamate, l'operatore parla di una possibilità: "Sono riuscito a prenotare, partendo però per forza un'ora dopo rispetto a quanto preventivato e mi è stato detto che il problema è relativo alla mancanza di materiale attrezzato da parte di Trenord".

I treni hanno spesso un solo posto per i disabili

"È un'avventura viaggiare – ha aggiunto Schettino – alla fine ci sono riuscito ma al ritorno devo tornare più tardi di quanto avevo preventivato". Purtroppo questi passaggi macchinosi sono una storia "che si ripete ogni volta perché devo prenotare con almeno 12 ore in anticipo" ha detto, spiegando anche in cosa consistano le attrezzature necessarie al viaggio in sicurezza di una persona con disabilità: "Si tratta principalmente di elevatori meccanici, a volte anche manuali, spesso anche vecchi, con cui sollevano la persona con disabilità e la caricano sul treno". Non si tratta però solo di carenze strutturali ma anche di mancanza di personale: "Non ci sono gli addetti fissi, per questo bisogna chiamare – ha raccontato – per le stazioni più grandi come Milano. Torino e Napoli, il preavviso che bisogna dare è minore proprio perché ci sono più addetti e si può telefonare un'ora prima. In quelle più piccole invece a volte gli addetti devono girare tre o quattro stazioni in un giorno. Mi è stato detto che Trenitalia ha quasi sempre il materiale attrezzato al contrario di Trenord". La denuncia di Schettino riguarda anche la poca disponibilità di treni attrezzati, con spesso una sola carrozza e un solo posto dedicato ai disabili: "C'è quasi sempre una sola carrozza con un posto per disabili quindi se qualcuno ha già prenotato prima di me io non posso salire su quel treno". Il prossimo passo del 24enne sarà quella di lanciare una raccolta firme "per modificare la norma di preavviso, che non è inclusiva" e anche una petizione europea: "Non si tratta infatti solo di urgenze, ma vuol dire programmarsi la vita in base a dei servizi carenti. Già due anni fa avevo denunciato la cosa, ma non è cambiato nulla, anzi, è peggiorato. È la prima volta che mi è stato risposto a una mia richiesta ‘non ci sono treni'. Oggi sono riuscito ad arrivare a Lecco solo grazie alla mia determinazione, non tutti però hanno voglia di chiamare dieci volte" ha concluso.

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