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Il trapper Baby Gang “minaccia” la polizia: “Fatemi cantare o mi dedico a voi figli di p…”

Il rapper Baby Gang in una story Instagram si è rivolto direttamente ai poliziotti, accusati dal trapper di impedirgli di cantare. “Come posso tirare su 300 persone per fare un video, posso tirarne su 300 per fare un’organizzazione – è l’apparente minaccia sui social – .Fidatevi, lasciatemi far musica e fare ciò che sto facendo che è meglio così. Non sapete cosa mi gira per la testa”.
A cura di Simona Buscaglia
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Come nella sua canzone "Blitz", il trapper Baby Gang avverte sulle sue intenzioni: "O rapper o criminale". Si potrebbe sintetizzare così il messaggio minaccioso contenuto in una story su Instagram pubblicata ieri proprio da Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, ragazzo italiano di seconda generazione, nato e cresciuto a Lecco da una famiglia di origine marocchina. "Non ho ancora fatto un live come si deve da quando ho iniziato a cantare, ho sempre avuto problemi con la Questura che va a intimidire gli organizzatori a farmi salire sul palco senza nessun motivo  – scrive sui social – sto cercando di cambiare e di mantenere la calma ma non so quanto durerà sta calma”. Da questa presa di coscienza il ventenne, che ha collezionato diversi Daspo, da Milano alla costiera romagnola, arrivando fino alla sua città Lecco, ha aggiunto: “Entro il 2022 se non mi fanno suonare smetto definitivamente di cantare – ha aggiunto Baby Gang – E passo al piano B perché non ha senso continuare, ma sappiate che il mio piano B non sarà andare a lavorare in un cantiere o fare il cameriere. Dedicherò la mia vita a voi figli di p******, vi farò lavorare 24 su 24 come dei figli di p******”.  Le apparenti minacce proseguono: "Come posso tirare su 300 persone per fare un video, posso tirarne su 300 per fare un'organizzazione. Fidatevi, lasciatemi far musica e fare ciò che sto facendo che è meglio così. Non sapete cosa mi gira per la testa…".

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I Daspo collezionati da Baby Gang

Il rapper Baby Gang ha ricevuto l'ultimo foglio di via a Lecco, dopo quelli consegnategli dalla città di Milano e dalla riviera romagnola anche dalla sua città natale. Lo aveva deciso il questore di Lecco Alfredo D’Agostino a causa della sua "pericolosità sociale". A fine agosto erano stati notificati sei Daspo Willy, due avvisi orali e un foglio di via nei confronti di sei ragazzi che, dopo una discussione fuori da una discoteca di Milano, avvenuta il 12 luglio scorso, avevano minacciato gli addetti alla sicurezza e poi, dopo una rissa, avevano lanciato dei sassi contro l'ingresso del locale. Tra loro ci sarebbero due rapper: Rondo da Sosa, all'anagrafe Mattia Barbieri, e proprio Baby Gang. Il trapper sarebbe al momento ospitato da una comunità per giovani problematici di Vimodrone.

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