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Il risveglio di Mattia dopo l’operazione a cuore fermo a 7 anni: “Crede di aver fatto un viaggio in astronave”

Si è risvegliato Mattia (nome di fantasia), il piccolo di 7 anni salvato a Natale da un cuore che non batteva più da 20 minuti. L’operazione dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è la prima in Italia effettuata su un paziente pediatrico.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
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Si è risvegliato Mattia (nome di fantasia), il piccolo di 7 anni salvato i giorni di Natale da un cuore che non batteva più da 20 minuti all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un'operazione mai effettuata prima in Italia su un paziente pediatrico, colpito da una grave miocardiopatia dilatativa che da mesi aveva reso necessario un trapianto salvavita. "Mattia è uscito dalla terapia intensiva ma pensa di essere ancora su una navicella spaziale, proprio come gli hanno spiegato i medici dell’ospedale per aiutarlo ad affrontare l’intervento", racconta oggi la mamma.

Un'operazione durata 13 ore e che ha richiesto l'impegno di ben 50 professionisti, tra medici e infermieri, divisi in tre differenti sale operatorie. "Non sente dolore ma fa tante domande", spiega la mamma a L'Eco di Bergamo. "Gli ho detto che, mentre era sulla navicella spaziale, gli Elfi laureati in Medicina hanno “aggiustato” il suo problema al cuore, e che ora deve pazientare. Presto tornerà alla vita normale".

Il tutto grazie al lavoro del personale sanitario del Papa Giovanni XXIII e, soprattutto, grazie all'atto di generosità di due genitori distrutti dal dolore di aver perso un figlio 16enne: sono stati proprio la mamma e il papà di Nicholas, colpito da una grave cerebropatia per un’emorragia cerebrale avvenuta alla nascita e morto di recente a seguito di una polmonite, ad acconsentire alla donazione del cuore del giovane, poi trapiantato al piccolo Mattia.

"Presto arriverà il 2024. Sarà un anno pieno di esami, di controlli, ma anche di prove spirituali da affrontare", sempre la mamma di Mattia. "Per il dono che abbiamo ricevuto continueremo a pregare e ad avere fiducia". Parole di speranza, finalmente, dopo tanta sofferenza.

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