Il negozio “chiuso per vaccinazione” a Milano: la foto che racconta la nuova quotidianità

La saracinesca, o meglio la cler abbassata e un cartello affisso accanto: "Oggi pomeriggio chiuso per vaccinazione". L'avviso che campeggia vicino a un negozio di Milano racconta bene uno dei tanti aspetti di questa nuova quotidianità in città (e non solo). Prima su cartelli di questo tipo appariva magari un più comune "chiuso per ferie", ma adesso c'è una ragione in più per fermarsi: ripartire. C'è una pandemia mortifera che finalmente sembra stia regredendo: c'è un'estate alle porte che promette di essere "bianca" (il passaggio di fascia in Lombardia è previsto lunedì 14 giugno) e di regalare nuovamente il sapore di tante piccole cose di cui abbiamo dovuto imparare a fare a meno in nome, giustamente, del bene collettivo. La mascherina è divenuta ormai un accessorio fondamentale, per i più stilosi da abbinare all'outfit. I saluti, anche con le persone più care, sono ridotti a cenni da lontano oppure a toccate di gomito o di pugni chiusi.
Chissà se nei prossimi mesi si potrà tornare a circolare senza protezioni per le vie aeree e ci si potrà tornare ad abbracciare con gli amici che si incontra per strada, magari nei tanti dehors che ormai riempiono le vie cittadine (con buona pace di chi si lamenta per i posti auto che diminuiscono sempre più). Se lo si potrà fare, comunque, sarà indubbiamente anche grazie al vaccino. La vaccinazione è diventata un aspetto fondamentale di questi ultimi mesi alla ricerca di un nuovo equilibrio post Covid. Al netto dei dubbi, al netto degli eventi avversi (sempre tragici, anche se rarissimi), ancora oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, nella conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale e sull’andamento epidemiologico, ha ricordato: "I vaccini restano lo strumento più importante per gestire questa fase e chiudere questa stagione così difficile".
E i milanesi, così come tutti i lombardi, sembrano voler chiudere presto questa stagione. "Tu quando hai l'appuntamento?", oppure "Tu cosa hai fatto, Pfizer o Moderna?", sono diventate domande ricorrenti nei discorsi tra amici e conoscenti, giovani e meno giovani. In Lombardia sono state somministrate oltre 7 milioni di dosi di vaccino anti Covid, a Milano il 52,8 per cento dei milanesi che ne hanno la possibilità (il target è di 1.210.784 persone) ha ricevuto la prima dose. Si tratta di oltre 639mila persone, 279mila delle quali hanno già ricevuto anche la seconda dose del vaccino. E tra di loro c'è anche il commerciante della foto, che magari tra qualche settimana tornerà ad affiggere accanto al suo negozio anche quel cartello che sembra così "vecchio": "Chiuso per ferie".