Il granchio blu sta risalendo il fiume Po: avvistato anche nel Mantovano
Il granchio blu sta continuando la sua risalita del Po. Il crostaceo originario del continente americano che sta provocando ingenti danni in Veneto, al punto che Luca Zaia ha dichiarato lo stato di calamità, è stato avvistato sulle sponde mantovane del fiume. "Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni soprattutto nella zona dell’Ostigliese", ha affermato Claudio Taccuso, segretario della Federazione pesca sportiva di Mantova, "ma c'è buona probabilità che si diffonderà in tutte le acque della provincia".
Il crostaceo capace di devastare gli ecosistemi
Il problema del granchio blu è il fatto che sia una specie molto aggressiva e invasiva, oltre al fatto che qui non ha un nemico naturale. Così questo crostaceo, dalle chele più lunghe e grosse di quello tradizionale, uccide e mangia dalle vongole, agli avannotti, ma anche le uova e le carogne. Di tutto, quindi, con una voracità capace di devastare gli ecosistemi.
Ad oggi, Fedagripesca-Confcooperative stima che il granchio blu abbia creato un buco di 100 milioni di euro. Bilancio che pare destinato ad aumentare così come la diffusione del "killer dei mari". Un'invasione che viene percepita innanzitutto dai pescatori mantovani.
Le segnalazioni dalla provincia di Mantova
Uno di loro ha raccontato a La Gazzetta di Mantova di essere stato attaccato dal primo che aveva pescato, "al punto che ho dovuto tagliargli la chela per liberarmene". Adesso ne prende "almeno tre o quattro ogni giorno".
Segnalazioni sono arrivate da Revere, Borgocarbonara, Pieve di Coriano e nella zona di Sermide e Felonica. Fino a 115 chilometri di distanza dalla foce del Po. Basta poco, infatti, per portarlo sempre più dentro la provincia mantovana: "È sufficiente che un granchio si attacchi a una barca per diffondersi altrove", ha affermato Taccuso.
