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“Il disagio fa fatica a emergere”: a Milano arriva lo psicologo nelle periferie per aiutare i giovani

La Lombardia è una regione all’avanguardia sul tema della salute mentale, come ha spiegato a Fanpage.it la consigliera regionale dell’ordine degli psicologi Cinzia Sacchelli. Agli investimenti pubblici della Regione e alla legge numero 1 del 2024 che anticipa eventuali leggi nazionali sullo psicologo di base, si è aggiunto il progetto PPP (Progetto di psicoanalisi nelle periferie)dell’associazione Jonas, che si pone l’obiettivo di dare sostegno alle classi sociali più indigenti. Sono intervenute a Fanpage.it Natascia Ranieri, presidente di Jonas Milano, e Irene Bertoni, coordinatrice delle reti periferiche dell’associazione.
A cura di Matteo Lefons
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Forse la salute mentale è roba da ricchi, ma c'è chi prova a renderla accessibile anche alle periferie, ai non abbienti, agli emarginati. L'associazione Jonas, fondata dallo psicoanalista Massimo Recalcati nel 2003 con l'obiettivo di offrire cure a chiunque lo chiedesse indipendentemente dal reddito, arriva nei quartieri più problematici di Milano con il suo progetto PPP (Progetto di Psicoanalisi nelle Periferie), con l'obiettivo di dare sostegno psicologico a chi non può permetterselo. "Ci stiamo lavorando da due anni – confessa Irene Bertoni a Fanpage.it, coordinatrice delle sedi periferiche di Jonas. – L'obiettivo dell'associazione è sempre stato quello di operare nel territorio. Grazie al Comune e a società private che hanno finanziato il progetto, siamo riusciti a concretizzare i presidi di Quarto Oggiaro, Corvetto, Crescenzago. E ora apriremo quello di Piazzale Silinunte".

In realtà, la Lombardia è una regione all'avanguardia sul tema della salute mentale. Se a livello nazionale le proposte di legge per istituire lo psicologo di base sono in stallo per mancanza di fondi e i soldi stanziati per il bonus psicologo sono insufficienti per soddisfare la richiesta delle persone (sono state accolte solo 3325 domande su 400mila presentate), nel territorio lombardo dei passi avanti importanti sono stati fatti. La legge numero 1 del 2024, di cui è promotore l'ordine degli psicologi, ha istituito il servizio di psicologia delle cure primarie per offrire supporto di prossimità ai cittadini. "La Lombardia è stata tra le prime –  afferma Cinzia Sacchelli a Fanpage.it, consigliera regionale dell'ordine – ad anticipare una legge nazionale, ed è tra le maggiori finanziatrici di questo tipo di servizio. In tempi brevi ogni casa di comunità dovrebbe ospitare almeno uno psicologo accessibile alla popolazione".

Dal canto suo Jonas non fa altro che ampliare l'offerta di cure psicologiche a basso costo, in un momento storico (dalla pandemia in poi) in cui la richiesta da parte della popolazione è altissima. Come emerge dal messaggio del suo fondatore Massimo Recalcati nel comunicato stampa dell'associazione. "PPP non è solo un progetto, è un appello. È la chiamata a costruire una città che non lascia indietro nessuno […] in modo che Milano diventi un luogo dove l'inclusione non sia un'eccezione, ma la pratica".

L'esigenza del suo esistere è stata capita e riconosciuta da tutte quelle realtà che si occupano di migliorare le condizioni di vita delle periferie. Tanto da ospitare Jonas nelle proprie strutture: la comunità di Sant'Egidio a Corvetto, Sociosfera Onlus a Quarto Oggiaro, la Casa della Carità a Crescenzago. Una coesione sociale tesa ad aiutare gli altri, ma con l'intenzione di accompagnare le istituzioni, non di sostituirle."Credo che – rivela Natascia Ranieri, presidente di Jonas Milano – questo progetto, in collaborazione con il comune di Milano e sostenuto economicamente da aziende private, rappresenti allo stesso tempo una possibilità concreta e un'ambizione grande. Noi offriamo la nostra competenza nei luoghi dove il disagio fa veramente fatica ad essere messo in parola, articolato".

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