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Il Cimitero Monumentale di Milano, tra storia, arte e mistero: come funziona davvero il restyling delle tombe

Il cimitero Monumentale di Milano è un museo a cielo aperto dove arte e memoria continuano a rinnovarsi nel tempo. Per farlo, però, è necessario un continuo restyling che coinvolge il Comune e tutti gli eredi delle tombe: ecco come funziona.
A cura di Giulia Ghirardi
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Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)
Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)

C’è chi lo chiama il museo a cielo aperto di Milano, e chi, invece, lo considera un secolare album di famiglia scolpito nel marmo. E, in effetti, il Cimitero Monumentale è entrambe le cose: un luogo d’arte e di memoria dove, accanto ai grandi nomi di chi ha fatto la storia della città, riposano all'incirca 250.000 persone. Per questo, la vera impresa è tenere tutto in ordine: tombe, cappelle, mosaici e porticati. Ma per farlo, come in ogni grande famiglia, tutti devono fare la propria parte.

Come funziona il restauro del cimitero Monumentale

Oggi il Monumentale è in pieno restyling. Il Comune di Milano ha, infatti, messo mano al portafoglio e stanziato oltre 2 milioni di euro per restauri, interventi strutturali e la manutenzione generale del cimitero milanese. Un investimento importante che, però, riguarda soltanto le parti comuni: gallerie, porticati, il Famedio e le aree di passaggio. Insomma, detto in altre parole: il condominio, ma non gli appartamenti di chi "alloggia" al Monumentale.

Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)
Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)

Questo perché le tombe sono costruite da privati, ma si trovano su un terreno in concessione comunale, così come accade agli ombrelloni negli stabilimenti balneari. Il suolo è del Comune, ma il concessionario ha il diritto di piantarci sopra il proprio "ombrellone di marmo". A occuparsi del restauro devono quindi essere i concessionari, ovvero gli eredi di chi ha ottenuto in passato la concessione di quella porzione di terreno. E qui sorgono i problemi. Molte tombe, specie quelle più antiche, sono infatti in stato di abbandono o di degrado, ma il Comune non può intervenire proprio a causa della concessione: non gli compete e, per legge, non può appropriarsi di una tomba solo perché viene trascurata. Prima deve accertarsi che non esistano eredi fino a sei gradi di parentela o accertarsi che non sia scaduto il termine della concessione stessa.

Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)
Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)

Solo se davvero non c’è più nessuno o il tempo è scaduto, la tomba torna al Comune, che può rimetterla all’asta. Nel tempo, alcune aste hanno raggiunto cifre a sei zeri, ma si tratta di casi rari: si interviene solo per monumenti di particolare valore artistico o storico. E chi vince l’asta deve impegnarsi a restaurare e mantenere il manufatto originale, e a non demolirlo per costruire qualcosa di nuovo. Dopodiché, ci si può portare i propri defunti e apporre il nuovo cognome sulla tomba.

Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)
Il Cimitero Monumentale di Milano. Credits: Giulia Ghirardi (Fanpage.it)

Tornando, però, a ciò che è di competenza comunale, il Famedio, cuore simbolico del Monumentale, è stato restaurato dopo che le tessere del mosaico avevano cominciato a staccarsi. Ora è di nuovo accessibile, anche se ancora circondato da alcuni ponteggi. Poco prima, invece, erano già state rimesse a nuovo diverse gallerie e alcuni porticati: dimostrazione di un lavoro di restyling continuo e di cura costante da parte del Comune. L'obiettivo? Fare in modo che il Monumentale rimanga sempre un luogo più vivo che mai, dove la memoria possa rinnovarsi e il marmo continuare a raccontare le tante storie che compongono il passato della città.

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