Il centrodestra è spaccato sulla scelta del candidato sindaco di Milano: sempre più lontana l’ipotesi primarie

Da qualche settimana, all'interno dei partiti e tra gli elettori, si sta discutendo dell'ipotesi di ricorrere per la prima volta alle primarie per individuare quello che sarà il candidato sindaco di Milano per la coalizione del centrodestra. Manca ancora all'incirca un anno e mezzo alle elezioni previste per la primavera del 2027, tuttavia all'interno dei gruppi che compongono il Consiglio comunale sembrano già delinearsi posizioni ben definite. Alessandro Verri, capogruppo Lega Salvini Premier, ha dichiarato a Fanpage.it che, secondo lui, "le primarie potrebbero servire per coinvolgere ancora di più il nostro elettorato" e che, comunque venga individuata, "la persona che verrà scelta dovrà rispecchiare e condividere i princìpi che tengono insieme il centrodestra e mettere al centro i cittadini". Per Riccardo Truppo, capogruppo Fratelli d'Italia, invece "le primarie non sono una necessità" e considera "non auspicabile passare attraverso quella soluzione", mentre per Luca Bernardo, capogruppo Forza Italia, "non sarebbero uno strumento efficace".
Le posizioni dei capigruppo di centrodestra sulle primarie
Tra i primi a mettere sul piatto l'idea delle primarie per il centrodestra milanese era stato proprio Verri a inizio novembre. "La mia è un'ipotesi ed era stata lanciata anche dal collega Alessandro De Chirico (FI)", ha spiegato a Fanpage.it: "Tutti i partiti si stanno impegnando nel trovare la figura più adatta per guidare la nostra città e dare un cambio di passo e mi auguro che si lavori il più possibile sul territorio". Ecco quindi che, secondo Verri, entrerebbero in gioco le primarie: "Sarebbero un modo per coinvolgere ancora di più il nostro elettorato, ma saranno le segreterie a decidere se farle o meno".
Di diversa opinione è Truppo: "Non ritengo che le primarie siano una necessità e non credo sia auspicabile passare attraverso quella soluzione". Come affermato a Fanpage.it, secondo il capogruppo di FdI "i partiti saranno in grado di identificare il profilo giusto, ma anche se dovessero decidere di passare attraverso quella fase, per me non c'è problema. Penso però che le primarie possano distogliere l'attenzione degli elettori e degli addetti ai lavori dagli argomenti, mentre l'individuazione del candidato sindaco dovrebbe essere solo la ciliegina sulla torta".
Più netta è la posizione di Bernardo: "Non ritengo le primarie uno strumento efficace", ha dichiarato a Fanpage.it. Secondo il capogruppo di FI, infatti, "è la compattezza dei partiti all’interno della coalizione che porta a una convergenza verso un candidato e, di conseguenza, guida gli elettori verso il voto".
Chi sarà il candidato sindaco del centrodestra, tra figura politica o civica
Più concorde, invece, appare la visione di quello che sarà in linea di massima il giusto candidato sindaco per il centrodestra. "Mi auguro che possa essere individuata una figura politica", ha affermato Verri: "Sono un sostenitore dei politici di professione". Della stessa opinione è Truppo: "Ritengo che sia arrivato il momento anche per il centrodestra di esprimere un candidato politico e che non serva l'estro esterno che potrebbe dare un civico".
Il capogruppo di FdI ha anche tracciato quello che, secondo lui, dovrebbe essere il profilo più adatto: "Un politico che conosca i metodi di lavori di tutti i partiti sul territorio, che conosca le persone, i responsabili, i coordinatori, i militanti e i vari consiglieri di zona, e che venga individuato in tempi adeguati alla scadenza elettorale". Secondo Bernardo "serve qualcuno che conosca la macchina comunale e le sue dinamiche interne: Milano non può permettersi uno stallo", perciò, ha dichiarato, "auspico che si individui un candidato con competenze amministrative. Chi farà il sindaco dovrà essere dotato di un vero spirito di servizio pubblico".
Al momento, non è comunque escluso che il candidato della coalizione del centrodestra possa essere una figura più vicina al mondo civico. Per Verri, l'importante è che "la persona che verrà scelta rispecchi e condivida i princìpi che tengono insieme il centrodestra, una visione condivisa di città, che metta al centro i cittadini milanesi". Secondo Truppo, anche se il candidato non sarà un politico "basterà che rappresenti in modo corretto le istanze di coalizione e porterà benefici alla città. Su certe visioni il paradigma è talmente opposto rispetto al centrosinistra, che con un'amministrazione di centrodestra Milano potrebbe completamente cambiare volto nel giro di poco tempo. Anche solo una rivisitazione di Area B o dei divieti delle moto, che oggi portano impedimento e restrizione alla mobilità della città, vorrebbe dire allentare immediatamente anche la pressione sul valore delle case e sugli affitti".