Il caso del magnate russo arrestato in hotel il giorno di Natale e poi liberato: cosa sappiamo

Secondo la Federazione russa, il magnate russo del petrolio ed ex parlamentare, Victor Khoroshavtsev, sarebbe a capo di un’organizzazione criminale e nei suoi confronti esisterebbe un mandato di cattura internazionale. Per questo, poco dopo essere atterrato all'aeroporto di Malpensa il giorno di Natale, l'uomo è stato arrestato, ma il giorno seguente è stato rimesso in libertà su disposizione della Corte d'Appello.
La vicenda
Dal 29 marzo scorso Khoroshavtsev è ricercato con l'accusa di frode da oltre 100 milioni di euro che sarebbero stati sottratti da fondi pensione e portati all'estero dal magnate. Per questo, su segnalazione dell'Interpol, non appena arrivato in Italia per trascorrere il Natale con la figlia a Milano, il magnate russo è stato arrestato in un hotel in provincia di Varese, a Somma Lombardo.
Tuttavia, dopo aver trascorso la notte in carcere a Busto Arsizio (Varese), il giorno seguente Khoroshavtsev è stato rimesso in libertà su disposizione della Corte d'Appello. Secondo i legali dell'uomo – Alexandro Maria Tirelli e Maria Valentina Miceli – il mandato di estradizione era "giuridicamente non applicabile" poiché la Federazione Russa è stata espulsa dal Consiglio d'Europa "con conseguente venir meno del quadro istituzionale e convenzionale che fondava la cooperazione giudiziaria con gli Stati membri".
Inoltre, hanno sostenuto i legali dell'uomo, Khoroshavtsev è una figura di primo piano nel settore dell’energia russa, e in quanto tale "è esposto, in caso di rientro forzato in Russia, a rischi ulteriori".