Il caso del bambino nato morto all’ospedale di Lodi: due medici e due ostetriche a processo per omicidio colposo

Il 6 gennaio 2023 un neonato è morto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Maggiore di Lodi. Ora, a distanza di oltre due anni da quel tragico evento, quattro persone sono state rinviate a giudizio del giudice per le indagini preliminari di Lodi. Si tratta di due medici e due ostetriche che dovranno rispondere dell'accusa di cooperazione in omicidio colposo e lesioni colpose.
Il 6 gennaio 2023 la madre del piccolo, una donna residente in un paese dell'hinterland di Lodi, si è presentata in ospedale dopo la rottura delle acque. Stando agli elementi raccolti dagli inquirenti, sarebbe rimasta per un periodo prolungato in osservazione: non sarebbero stati disposti accertamenti tempestivi. Il parto sarebbe stato indotto dopo diverse ore e un cambio turno. Tra le accuse della Procura, c'è quella di aver sottovalutato i sintomi. Inoltre è stato contestato di non aver eseguito un cesareo d'urgenza.
Quando finalmente è stato indotto il parto, il bambino era già morto: a causarne il decesso è stata un'asfissia intrauterina, come è stato poi confermato dall'autopsia. Stando a quanto ricostruito dalla Procura, la morte del piccolo poteva essere evitata se fosse stato anticipato il parto o fosse stato condotto con modalità diverse. Le accuse prevedono una responsabilità condivisa tra il personale medico e ostetrico che era in servizio in quel giorno. L'azienda socio sanitaria territoriale di Lodi ha, nel frattempo, riconosciuto un indennizzo economico alla famiglia del piccolo a titolo di risarcimento. I familiari hanno quindi rinunciato a costituirsi parte civile. Il processo inizierà a fine novembre.