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Giovanna Piras trovata morta con un asciugamano in faccia, oggi l’autopsia. Il fratello: “Discutevamo, mai litigi”

Il fratello di Giovanna Piras, trovata morta in casa a Muggiò, racconta le discussioni con la sorella: “Mai veri litigi”. Oggi l’autopsia sul corpo della donna.
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Oggi, 11 dicembre, è il giorno dell’autopsia sul corpo di Giovanna Piras, la donna di 76 anni trovata morta nel suo appartamento al primo piano di via Magenta al civico 19 a Muggiò, comune in Monza e Brianza, nel pomeriggio di lunedì 8 dicembre. Secondo le prime informazioni diffuse, l'allarme sarebbe stato lanciato dal fratello e tutore legale della donna. L'uomo, infatti, come ha raccontato alla stampa, era preoccupato perché da alcuni giorni non riusciva a mettersi in contatto con la sorella, dalla quale aspettava gli auguri per la "festa della Madonna", l'Immacolata, l'8 dicembre, che però non sono mai arrivati.

In particolare, l'uomo ha raccontato di essersi precipitato lunedì, in apprensione, insieme a suo figlio, a casa della sorella in cerca di notizie. "Ma  – dice l'uomo – quando siamo arrivati in casa sua, la porta era chiusa ma non a chiave e sul pavimento abbiamo trovato un vaso rovesciato. Mi sono voltato, e poco distante, steso a terra, c'era il corpo di mia sorella, con un asciugamano, una specie di foulard sul viso, un dettaglio insolito dato che lo indossava abitualmente solo al collo". Il fratello, distrutto dal dolore, spiega che con la sorella c'erano state "diverse discussioni ma mai dei veri e propri litigi". E conclude: "Con la morte di mia sorella è morto un pezzo di me, della mia persona". 

Chi era Giovanna Piras

Giovanna Piras, 76 anni circa, era un'impiegata in pensione che viveva da sola a Muggiò, in Brianza. Non era sposata e non aveva molti contatti con l'esterno anche a causa di alcuni problemi di salute. Aveva un fratello, con il quale era spesso in contatto, ma che negli ultimi giorni non aveva più visto né sentito. Il giorno del ritrovamento del corpo, sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Desio, coordinati dalla sostituta procuratrice Rosamaria Iera, che sono riusciti a entrare nell'abitazione senza problemi. L'appartamento è apparso a soqquadro, ma non ci sarebbero state tracce di sangue. Forse, del terriccio. Non è chiaro quindi se si sia trattato di una rapina. Al momento gli investigatori sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Non si esclude alcuna ipotesi. Né la morte violenta né tantomeno le cause naturali. L'esito dell'autopsia, per il quale occorre attendere qualche giorno, aiuterà sicuramente a sciogliere qualche dubbio.

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