Famiglia sotto sfratto a Milano: “Fuggiti dalla guerra con una bimba piccola, ci hanno tagliato luce e gas”

Che manchi una settimana a Natale lo si evince solo dalle poche lucine lasciate penzolare dai balconi senza possibilità di accendersi a festa perché "Qui hanno tagliato i cavi e spento tutto", racconta a Fanpage.it Andrej, uno degli inquilini abusivi delle case popolari Aler di via Eugenio Quarti, periferia ovest di Milano.
Il 16 dicembre una maxi operazione interforze, attivata in seguito alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha toccato il quartiere Lorenteggio con particolare attenzione per via Quarti, dove si trovano diversi palazzi Aler costruiti negli anni 80. Nel blitz sono intevenuti polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, con a fianco Aler, Amsa, Atm e Ats. Diciannove famiglie sono state fatte uscire dagli appartamenti e molte di più, quasi tutte abusive, sono rimaste senza luce e gas in pieno inverno.

Andrej, arrivato dall'Ucraina
"Martedì mentre ero al lavoro si sono presentati a casa quelli dell'Aler insieme alle forze dell'ordine – racconta a Fanpage.it -. Mia moglie ha portato alla scuola materna nostra figlia di tre anni e poi mi ha chiamato dicendomi che stavano spaccando la porta e che volevano buttarci fuori casa, ma noi non abbiamo un posto dove andare".
Andrej è arrivato in Italia un mese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina: "Siamo qui solo io, mia moglie e la bambina – dice -, una parte dei soldi che prendo dal mio lavoro di stuccatore li devo mandare alle nostre famiglie rimaste in patria, non resta molto, se non lo stretto necessario per mangiare".
Il ricordo torna alla primavera del 2022: "All'inizio una signora ci ha dato un alloggio a un prezzo basso – spiega -, ma poi la ha deciso di vendere l'appartamento, abbiamo quindi cercato altro ma con la mia busta paga nessuno voleva farmi un contratto". A quel punto l'occupazione: "Qui era tutto distrutto – ricorda Andrej -, siamo entrati in una casa disabitata da anni, col tempo l'ho messa a posto e ora ci dicono che dobbiamo andare via".
"A Milano devi essere ricco per avere un affitto"
A differenza di altre famiglie di via Quarti, per Andrej lo sfratto è stato posticipato al 7 gennaio: "Nel frattempo però ci hanno tagliato la luce e il gas, non abbiamo il riscaldamento – dice -. Ho cercato di appoggiarmi a qualche vicino, so che non siamo in regola, ma se chiedo un contratto non me lo fanno. Vorrei pagare, ma non posso posso permettermi le cifre che chiedono".
Ora Andrej sta cercando una nuova casa: "Voglio chiedere una casa popolare al Comune, altro non posso permettermi, qui a Milano devi essere ricco per poter pagare un affitto dai privati, ma lavoro solo io in famiglia e non riesco a permettermi 800, 900, mille euro di canone. E poi con una bambina piccola, un cane e un gatto, difficilmente ci affittano casa".