video suggerito
video suggerito

Fabrizio Corona a processo per bancarotta: “Mia mamma prestanome come quella di Fedez. Chiederete 5 anni per me?”

Si è svolta oggi, 12 giugno, al Tribunale di Milano una nuova udienza del processo che vede Fabrizio Corona imputato per bancarotta. L’ex re dei paparazzi si è rivolto al pm dicendo: “Vuole chiedere una condanna magari a 5 anni perché ho pagato 5 milioni di tasse?”. Poi ha attaccato l’avvocato Gabriele Minniti che difende un creditore costituito parte civile: “Vi distruggiamo”.
A cura di Enrico Spaccini
0 CONDIVISIONI
Foto da LaPresse
Foto da LaPresse

Fabrizio Corona è comparso oggi, giovedì 12 giugno, in Tribunale a Milano per affrontare il processo che lo vede imputato per bancarotta. Secondo l'accusa, l'ex re dei paparazzi avrebbe intestato "fittiziamente" la sua vecchia casa di via De Cristoforis, vicino a corso Como, a un collaboratore per distrarla dal patrimonio della sua ex società, la ‘Fenice'. Durante l'udienza, Corona si è rivolto al pm Luigi Luzi dicendo: "Vuole chiedere una condanna magari a 5 anni perché ho pagato 5 milioni di tasse, di cui tre di interessi?". In aula presente anche Gabriele Minniti, avvocato di parte civile per un creditore, al quale l'ex agente fotografico ha detto: "Sì mia mamma fa la prestanome, come quella di Fedez" (rapper assistito sempre da Minniti e che non è coinvolto in questo processo), aggiungendo anche "vergognati, vi distruggiamo". La prossima udienza si terrà a dicembre.

L'accusa di bancarotta e la difesa di Corona

L'accusa di bancarotta riguarda l'ex società di Corona chiamata ‘Fenice'. Secondo le indagini, coordinate dal pm Luzi, l'ex re dei paparazzi avrebbe intestato l'abitazione di via De Cristoforis, dal valore di circa 2 milioni di euro, a un collaboratore in modo fittizio così da distrarla dal patrimonio della srl.

Per la difesa di Corona, rappresentato dagli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone, quell'appartamento gli era stato confiscato nel 2018 nell'ambito della vicenda dei 2,6 milioni di euro in contanti che erano stati trovati nel controsoffitto. Per quel caso, Corona era stato assolto dall'accusa di intestazione fittizia e gli erano stati restituiti 1,9 milioni di euro. Secondo la versione della difesa, si sarebbe trattata di una "bancarotta risarcita": per l'ex re dei paparazzi sarebbe stato impossibile far rientrare quel bene nella società fallita, anche perché la casa era stata confiscata "ed era già andata allo Stato", e che la casa intestata all'ex collaboratore era stata "inserita in tutti i bilanci come credito verso terzi dal 2007 al 2021″.

La discussione in aula

"Noi non abbiamo debiti con nessuno, non abbiamo mai rubato niente a nessuno, anzi avevamo crediti che non ci sono stati pagati", ha sostenuto Corona durante l'udienza del 12 giugno. Dopo essersi rivolto al pm, l'ex agente fotografico ha attaccato anche l'avvocato Minniti che rappresenta un creditore che si è costituito parte civile.

Alle sue domande, Corona avrebbe risposto con frasi come "sì mia mamma fa la prestanome, come quella di Fedez". Il rapper Federico Lucia, non coinvolto in questo processo in alcun modo, è assistito proprio dall'avvocato Minniti e con lui negli ultimi mesi Corona avrebbe avuto diversi contrasti. "Vergognati, vi distruggiamo", ha detto ancora l'ex re dei paparazzi al legale. Quando il presidente del collegio Nicola Clivio ha chiesto a Minniti se volesse far mettere qualcosa a verbale, ha risposto che non c'era necessità. A fine udienza, il pm Luzi ha mosso una contestazione aggiuntiva di bancarotta fraudolenta per Corona, relativa a pagamenti per poco più di un milione "a favore della società correlata Athena".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views