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Durante il lockdown gli italiani hanno fatto meno sesso: lo studio dell’Istituto Mario Negri

Durante il lockdown gli italiani avrebbero fatto meno sesso: a dirlo è uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri. Per le coppie conviventi tra le possibili cause ci sono sentimenti di ansia e tristezza, la paura di contagio e la presenza di bambini in casa. La ricerca è stata basata su oltre seimila persone e comprende il periodo che va da marzo a maggio 2020.
A cura di Ilaria Quattrone
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Durante il lockdown gli italiani avrebbero fatto meno sesso: a rivelarlo è uno studio condotto dall'Istituto Mario Negri che ha visto la collaborazione di psichiatri, psicologi, esperti di sanità pubblica e biostatistici che fanno parte dell'Istituto Superiore di Sanità, degli Atenei di Genova e Pavia, dell'Ispro e dell'azienda ospedaliero-Universitaria Careggi. I ricercatori hanno basato le loro statistiche su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta nel periodo tra marzo e maggio 2020. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Epidemiology. Dalle analisi è emerso che almeno una coppia su cinque ha affermato di aver ridotto la propria attività sessuale rispetto al periodo pre-Covid.

Oltre il 35 per cento degli italiani ha subito un cambiamento

Più precisamente la ricerca ha messo in luce che oltre il 35 per cento degli italiani ha visto cambiare la propria vita sessuale. Per l'8 per cento si è trattato di un aumento dell'attività mentre per il 27 per cento di un calo. A registrare una maggiore diminuzione sono stati soprattutto gli uomini: in particolare i più giovani, i più istruiti e anche coloro che vivono in situazioni abitative precarie.

Tra le possibili cause la paura del contagio

Nelle coppie conviventi, le cause del calo – come spiegato dal ricercatore psichiatra dell'Università di Genova Andrea Amerio, nonché primo autore dello studio – potrebbero essere la paura del contagio, i sentimenti di ansia e tristezza e la presenza di bimbi in casa. Per i single invece potrebbero aver influito lo stop agli spostamenti e l'obbligo di distanziamento. Il consorzio, coordinato dal ricercatore del Mario Negri Silvano Gallus, ha basato i suoi studi su oltre seimila persone: questi soggetti continuano a essere seguiti così da capire se, a causa della pandemia, ci saranno nuovi cambiamenti negli stili di vita e nelle abitudini degli italiani.

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