Detenuti in rivolta al carcere di Pavia durante l’emergenza Covid: condannate 51 persone, 17 assolte

Il Tribunale di Pavia ha condannato in primo grado 51 persone per i fatti relativi alla rivolta scoppiata la sera dell'8 marzo 2020 durante i primi giorni della pandemia da Covid-19 all'interno del carcere di Torre del Gallo a Pavia. Per quattro detenuti la sentenza è pari a 3 anni, in quanto ritenuti responsabili di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, mentre per gli altri 47 è di 2 anni e 8 mesi, per il solo danneggiamento. Gli assolti sono 17. La Procura aveva chiesto 55 condanne e 13 assoluzioni, con pene massime di 10 anni e 8 mesi e minime di 5 anni e 4 mesi contestando devastazione e saccheggio.
I disordini erano scoppiati poco dopo le 19 dell'8 marzo 2020 quando, a causa dell'emergenza sanitaria, erano stati bloccati i colloqui e le condizioni di sovraffollamento aumentavano il rischio di contagio. Alcuni detenuti erano riusciti a impossessarsi delle chiavi degli agenti della polizia penitenziaria e ad aprire le altre celle. Durante la rivolta, erano state danneggiate docce, quadri elettrici, telecamere e pareti e appiccato fuochi in diverse parti del carcere. La situazione era tornata alla normalità solo a tarda notte, dopo una lunga mediazione.
In quella rivolta, simile alle altre esplose in quelle stesse ore anche a Poggioreale a Napoli, Frosinone, Modena e Foggia, erano stati registrati danni per 492mila euro e 68 persone sono finite a processo con le accuse di devastazione e saccheggio.
La Procura, durante l'ultima udienza, aveva chiesto 55 condanne e 13 assoluzioni. In particolare, ad alcuni è stato contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale e la richiesta era pari a 10 anni e 8 mesi di reclusione. Per gli imputati recidivi la richiesta era di 8 anni, mentre per gli altri di 5 anni e 4 mesi. Ieri, giovedì 18 dicembre, il Tribunale di Pavia ha deciso, invece, di assolvere 17 persone e condannare le altre 51: quattro a 3 anni per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, gli altri a 2 anni e 8 mesi per danneggiamento.