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Delivery Valley, la dark kitchen di Milano che piace a Cracco e Bruno Barbieri: “Ricerca e qualità”

C’è una dark kitchen a Milano, la prima in città, che in appena sei mesi di vita si è già ritagliata un posto nel mercato del food delivery, arrivando a conquistare grandi chef come Carlo Cracco e Bruno Barbieri. Si chiama Delivery Valley e i suoi fondatori, Maurizio e Alida, ex finalisti di Masterchef, hanno studiato a lungo prima di darle vita. “Ogni prodotto è creato da noi, offriamo una qualità alta a un prezzo giusto”, dichiara Maurizio a Fanpage.it.
A cura di Filippo M. Capra
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È la prima dark kitchen di Milano, forse non in Italia, ma poco conta, "perché l'importante è la qualità del cibo che offri e la passioni che ci metti, dalla preparazione della pietanza al modo di comunicarne i pregi", assicura a Fanpage.it Maurizio Rosazza Prin, cofondatore insieme ad Alida Gotta (entrambi ex finalisti di Masterchef in edizioni diverse), sua compagna anche nella vita, di Delivery Valley, esempio della cucina 3.0 che ricalca le sembianze di un ristorante solo per le padelle che sfrigolano e per la brigata indaffarata a preparare gli ordini. Per chi se lo stesse chiedendo, sì, Delivery Valley è un ristorante che offre solo servizi di asporto e consegna a domicilio, senza posti a sedere all'interno dei suoi spazi, con prenotazione tramite le app classiche di delivery. Una scelta vincente, quella di Maurizio ed Alida, nata da un'idea che, assicura Maurizio, "con la pandemia ed il lockdown non ha nulla a che vedere".

Maurizio, da quanto pensavate a questo progetto?

Circa un paio di anni, da quando io e Alida abbiamo fatto alcune osservazioni su come si stesse incrementando il fenomeno dell'home delivery. Noi siamo food e chef blogger e abbiamo sempre bisogno di informazioni fresche. Per questo abbiamo deciso di dare vita a Delivery Valley, la cui mission è quella di dare la giusta attenzione al cibo partendo da un Paese come il nostro in cui il cibo stesso è un'ossessione. E lo presentiamo con grafiche e campagne di marketing ad hoc attentamente studiate: è una cucina a 720 gradi, non 360.

Cosa offrite di diverso dagli altri ristoranti che consegnano a domicilio?

Un cibo buono anche dopo 20 minuti dalla sua preparazione, ovvero il tempo medio dal momento in cui viene messo sul fuoco a quando viene consegnato a casa. Ad esempio abbiamo pensato ad una pizza che fosse perfetta e integra nonostante il trasporto, usando una padella che alzare il cornicione e far sì che gli ingredienti non si rovescino durante la consegna. E poi la scelta dei prodotti: abbiamo racchiuso in una cucina sette cucine diverse, dando vita a dei brand come il Gigaburger o il lievito Motherfucker.

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Vi rivolgete a tutti i palati e a tutte le tasche?

Il prodotto che offriamo è di medio alto valore, dunque ha i suoi costi, ma con il sistema di promozioni che abbiamo ideato è accessibile a quasi tutti. Con il giusto prezzo ti arriva a casa un'ottima cena, come ad esempio un hamburger di 180 grammi o una pizza la cui pasta ha lievitato per 48 ore. Cerchiamo qualità in tutto ciò che cuciniamo.

Da ex finalisti di Masterchef avete avuto feedback dai giudici di allora?

A settembre ho visto lo chef Cracco che mi ha detto che era un'ottima idea e abbiamo avuto modo anche di raccogliere la soddisfazione di Bruno Barbieri, che si è detto fiero di quanto stiamo facendo. Ora non vediamo l'ora di deliverargli a casa le nostre pietanze.

Maurizio e Alida
Maurizio e Alida

Quanti ordini avete ricevuto da quando siete aperti?

Circa 30.000 in appena sei mesi di apertura, per un fatturato che ha già sfiorato il mezzo milione di euro. I nostri clienti si sono già fidelizzati e noi raccogliamo i loro consigli per migliorare ancora.

Gli chef di Delivery Valley al lavoro in cucina
Gli chef di Delivery Valley al lavoro in cucina

Ma non vi manca vedere la soddisfazione sul volto dei clienti? 

No, perché sappiamo che ogni giorno entriamo in casa loro dopo una giornata di lavoro e non possiamo permetterci di mancare le loro attese. Li coccoliamo esattamente come faremmo se fossero con noi.

E state avendo ragione? 

Dico solo che l'altro giorno ci è arrivato un vocale di un bambino che ci ringraziava perché il nostro Gigaburger gli cambiava la serata. Ecco, questo rende un po' l'idea della soddisfazione nostra e dei nostri clienti.

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