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Daspo Willy per il trapper Simba La Rue, lanciava pietre in una discoteca di Milano

Il trapper Simba La Rue è stato daspato con Daspo Willy dalla questura di Milano per aver lanciato pietre all’interno di una famosa discoteca cittadina, l’Old Fashion. Per un anno e mezzo non potrà accedere ai locali del capoluogo di regione lombardo. In passato, aveva collaborato con Baby Gang, altro trapper daspato da Milano, Lecco e dalla riviera romagnola.
A cura di Filippo M. Capra
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Il trapper Simba La Rue
Il trapper Simba La Rue

Il trapper Simba La Rue è stato raggiunto dal Daspo Willy, provvedimento nato dopo l'uccisione di Willy Montero il 6 settembre del 2020 a Colleferro, in provincia di Roma, e non potrà frequentare per un anno e mezzo i locali di Milano. Lo ha disposto il questore del capoluogo di regione lombardo Giuseppe Petronzi a seguito del lancio di pietre da parte del trapper in una discoteca di Milano, l'Old Fashion. Simba La Rue, residente nel Comasco, è cresciuto tra Italia e Francia e ha collaborato con un altro rapper soggetto a Daspo Willy: Baby Gang.

Baby Gang non può andare a Lecco, Milano e in riviera romagnola

Il trapper di Lecco, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, di vent'anni, ha ricevuto un foglio di via anche dalla sua città natale dopo quelli arrivati da Milano e dalla riviera romagnola per aver provocato una rissa dopo l'annullamento di un suo concerto. Baby Gang non può quindi tornare nella sua città dopo che il questore di Lecco Alfredo D'Agostino ha firmato il documento. Il trapper, che si trova in una comunità per giovani problematici di Vimodrone, aveva commentato la notizia su Instagram scrivendo: "Mo state esagerando".

Il trapper: Nessuno potrà cacciarmi dalla città in cui sono nato

Baby Gang è stato denunciato a Lecco per istigazione a delinquere dopo aver registrato alcuni videoclip che lo ritraevano armato di kalasnikov e in cui prendeva in giro le forze dell'ordine. Sempre su Instagram, parlando di sé in terza persona, aveva detto che "Baby Gang gira tranquillo e sereno per i locali di Milano e Lecco. Nessuno potrà cacciarmi dalla città dove sono nato e cresciuto”.

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