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Covid 19

Covid Lombardia, il bollettino di martedì 19 gennaio: 930 contagi e 57 morti, meno terapie intensive

In Lombardia sono stati segnalati 930 nuovi casi di Coronavirus e 57 morti, per un totale di 26.339 decessi ufficiali. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 436.485. Aumentano i ricoveri in ospedale (più 66(, mentre cala il numero di persone ricoverate in terapia intensiva: 24 in meno il saldo. Ecco il bollettino con i dati di martedì 19 gennaio sui contagi Covid forniti dalla Regione Lombardia.
A cura di Filippo M. Capra
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In Lombardia sono stati registrati 930 nuovi casi di Coronavirus su 24.129 tamponi effettuati. È quanto emerge dal consueto bollettino di martedì 19 gennaio diramato dal ministero della Salute. Diminuiscono i contagi rispetto a ieri, quando erano stati registrati 1.189 casi a fronte di 16.338 tamponi complessivi. In totale dall'inizio della pandemia in Lombardia sono stati eseguiti 5.272.645 tamponi. Aumenta rispetto a ieri il dato giornaliero sui decessi: sono stati segnalati 57 morti nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 45), per un totale dall'inizio della pandemia di oltre 26mila decessi ufficiali nella sola Lombardia, per la precisione 26.339.

I ricoverati negli ospedali della Lombardia

Sul fronte dei ricoveri negli ospedali e nelle terapie intensive della Lombardia, nelle ultime ore il bilancio dei ricoveri in ospedale è aumentato di 66 unità, portando il totale a 3.619 (ieri erano 3.553). Diminuiscono invece i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: sono 24 in meno (ieri il saldo era stato di 3 pazienti in meno) per un totale di 425 persone ricoverate. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 436.485 sono 976 le persone che sono riuscite a superare la malattia nelle ultime 24 ore.

La situazione nelle province Lombarde

Lombardia da zona rossa? No, i numeri danno ragione a Fontana

È stato depositato il ricorso al Tar della Regione Lombardia contro l'istituzione di una nuova zona rossa, entrata in vigore la scorsa domenica 17 gennaio per almeno due settimane. Attilio Fontana e la sua Giunta, però, guardando ai dati degli accessi in ospedale e i relativi ricoveri, ha ragione a ribadire che i parametri sono più simili a quelli di una zona arancione e non rossa. Secondo il bollettino regionale, infatti, i ricoveri normali e in terapia intensiva restano costanti e bassi, causa anche di una terza ondata che ancora non è arrivata.

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