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Covid 19

Covid, il sindaco di Predore: “Accettiamo zona arancione, se serve a contenere variante inglese”

“Accettiamo la zona arancione rinforzata, se serve a contenere la variante inglese”: a dirlo ai microfoni di Fanpage.it è il sindaco di Predore, Paolo Bertazzoli. Il comune della Bergamasca, insieme ad altri sette comuni, alla provincia di Brescia e a un comune in provincia di Cremona, è stato inserito in un’area più critica a causa dell’aumento dei contagi a Brescia e del dilagare della variante.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il comune di Predore (Fonte: Facebook)
Il comune di Predore (Fonte: Facebook)
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"Non ho obiezioni. Se questa zona arancione rinforzata serve a contenere l'espansione della variante inglese ben venga": a dirlo a Fanpage.it è Paolo Bertazzoli, sindaco di Predore, uno degli otto comuni della Bergamasca che, insieme alla provincia di Brescia e a un comune in provincia di Cremona, saranno presto inseriti in una fascia più critica rispetto a quella attuale. Il primo cittadino ribadisce più volte la sua volontà a fare tutto che è necessario affinché venga tutelata la salute dei suoi concittadini.

A Predore solo 15 persone positive

Attualmente nel piccolo comune al confine con Brescia, dove si contano appena 1.892 abitanti, non si registra un importante numero di contagi: "Al momento noi abbiamo una quindicina di casi – spiega ancora a Fanpage.it Bertazzoli – Su questi non è stata registrata nessuna variante o almeno a me non risulta ancora una notizia del genere". A Predore inoltre non si sono mai registrati focolai o casi all'interno delle scuole tanto che finora nessuna classe era stata posta in quarantena: "Da questo punto di vista non c'è un'emergenza vera e propria. Noi avevamo ancora tutte le classi funzionanti. È nata questa esigenza e noi la rispettiamo".

Il cordone sanitario intorno alla provincia di Brescia

La zona arancione rinforzata, che consiste nella chiusura di tutte le scuole, nel divieto di recarsi nelle seconde case e nell'utilizzo dello smart working, nasce dall'esigenza di contenere la diffusione della variante inglese nella provincia di Brescia e in tutto il territorio circostante: "In questi giorni è nata l'esigenza di realizzare questo cordone sanitario che parte dal Basso Sebino lungo l'Oglio e finisce a Soncino nel Cremasco. Il tutto è stato pensato per difendere i nostri cittadini". Il sindaco ricorda poi che nel pomeriggio di oggi è stato previsto un incontro con la Prefettura e gli altri sette sindaci bergamaschi al fine di capire quali altre disposizioni saranno prese relativamente ai loro territori.

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