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Corrado Paroli accusato di aver ucciso la madre, dal tentato suicidio al processo: ecco cosa sappiamo

Al via oggi, martedì 7 ottobre, il processo per Corrado Paroli, il 48enne accusato di aver soffocato e ucciso la madre Margherita Colombo nella loro abitazione a Cassina Valsassina (Lecco), il 18 novembre 2024. Ecco tutto quello che sappiamo sul caso.
A cura di Giulia Ghirardi
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Corrado Paroli
Corrado Paroli

È iniziato oggi, martedì 7 ottobre, il processo a carico di Corrado Paroli, il 48enne accusato di aver ucciso la madre 73enne Margherita Colombo nella loro abitazione a Cassina Valsassina, in provincia di Lecco, il 18 novembre 2024. Il 48enne, attualmente detenuto con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela, è comparso in tribunale insieme alla sua avvocata Isabella Corlaita. L’udienza preliminare, che poteva portare al rinvio a giudizio, è durata, però, soltanto pochi minuti prima di essere annullata a causa di un errore procedurale e il fascicolo è tornato al pubblico ministero per la revisione degli atti. In attesa della prossima udienza, una ricostruzione di quello che sappiamo.

Dal tentato suicidio alle indagini: cosa sappiamo

A lanciare l'allarme era stata l’ex moglie di Paroli che, dopo aver trovato alcune lettere in cui l’uomo annunciava il suicidio, aveva deciso di allertare le forze dell'ordine. Giunti nell'appartamento di via Castello a Cassina Valsassina (Lecco), i militari avrebbero rinvenuto il cadavere di Margherita Colombo su un poltrona, come addormentata, senza tagli o ferite sul corpo. Accanto a lei, in condizioni gravissime, ma ancora vivo, c'era il figlio 48enne in stato di incoscienza dopo aver ingerito psicofarmaci nel tentativo di togliersi la vita.

Dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Lecco, Paroli, sentito dagli inquirenti, aveva negato di avere a che fare con la morte della madre affermando, invece, che sarebbe stato "l'unico che avrebbe dovuto farla finita", al culmine di un periodo di difficoltà personale, tra la gestione dei figli minorenni con l'ex moglie e la nuova vita nell'appartamento di famiglia con la madre malata da accudire. In più, alle spalle una vicenda giudiziaria dalla quale l'uomo non si era mai del tutto ripreso: una condanna a 2 anni e 6 mesi per lo scandalo "Rimborsopoli" insieme all'ex suocero Stefano Galli, consigliere regionale leghista vicinissimo al Senatùr Umberto Bossi.

In seguito, però, la versione dell'uomo è stata smentita  con l'arrivo dei risultati dell'autopsia lo scorso maggio che hanno rivelato che la morte della 73enne sarebbe stata "indotta da un'azione violenta", nello specifico, "per soffocamento". Tesi che sarebbe poi stata confermata anche dalla presenza di alcuni "segni di costrizione" sul corpo di Colombo. In più, nell’abitazione sarebbero stati rinvenuti già pronti i vestiti per il funerale della donna. Per questo gli inquirenti avrebbero ipotizzato una pianificazione degli eventi da parte del figlio.

Oggi, a quasi un anno di distanza dalla morte della donna, è iniziato il processo a carico di Paroli. O, almeno, avrebbe dovuto. L’udienza preliminare, che poteva portare al rinvio a giudizio, è stata infatti annullata a causa di un errore procedurale e il fascicolo è tornato al pubblico ministero per la revisione degli atti.

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