Consuma tutti i permessi per assistere il papà malato, i colleghi lo aiutano: “Mi hanno donato le loro ferie”

Esaurisce i permessi per assistere il padre, affetto da un grave tumore, così i colleghi decidono di donargli le loro ferie. Questa è la storia di Fabio Ippolito, 42 anni, impiegato alle Poste di Milano Roserio, e di suo padre Bruno, 68 anni, anche lui ex dipendente delle Poste. "Quando papà lo ha saputo si è commosso. Poi mi ha sussurrato: ‘Ma tu guarda i nostri colleghi cosa hanno messo in moto'", ha raccontato Fabio.
Come riportato da Il Corriere della Sera, dopo essere arrivato a Milano in giovane età e aver lavorato alle Poste di Milano per 32 anni, Bruno è ora in pensione. Dal 2004 il figlio ha iniziato a lavorare nello stesso Centro dove prima lavorava il padre. Dal 2025, però, Fabio ha dovuto cominciare a usare i propri permessi e le ferie accumulate nel tempo per assistere il padre che, nel mentre, aveva scoperto di avere un tumore. Una volta esauriti i permessi, Fabio ha chiesto all'azienda di poter accedere all'aspettativa non retribuita, ma proprio in quel momento è arrivato il regalo dei colleghi delle Poste che per l'occasione hanno deciso di sfruttare la cessione delle ferie solidali, una novità dell'ultimo rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, per donarle a Fabio.
Così, da zero l'impiegato si è ritrovato con più di un anno di ferie da poter utilizzare per assistere il padre malato. "Quando la mia responsabile mi ha detto di questa catena di solidarietà mi sono commosso. Mi sono sentito parte di qualcosa che va oltre il lavoro", ha detto Fabio. "Mi permette di non perdere lo stipendio e anche l’anzianità di servizio e allo stesso tempo di essere accanto ai miei genitori. Inoltre, anche i nostri colleghi stanno vicino a papà, non solo con le ferie donate, ma anche con i messaggi su una chat di ex dipendenti", ha aggiunto Fabio ringraziando Celeste Betruce, caposettore operativo del reparto, che si è attivata per coordinare il lungo elenco di benefattori.