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Como, arrestato per reati comuni si radicalizza in carcere: cittadino tunisino espulso e rimpatriato

Mourad Smichi, cittadino tunisino condannato per reati in materia di sostanze stupefacenti, “è stato rimpatriato dalla frontiera marittima di Genova, in esecuzione di un provvedimento di espulsione” perché nel carcere di Como si era radicalizzato diventando seguace di un altro detenuto che faceva proselitismo “in chiave ultra-radicale con esaltazione del jihad e del martirio”.
A cura di Simone Gorla
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Un uomo di 47 anni, di nazionalità tunisina, è stato espulso dall'Italia con un provvedimento disposto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e dal prefetto di Como, Ignazio Coccia. Arrestato per reati comuni, durante la detenzione in carcere si era progressivamente radicalizzato.

Arrestato per reati comuni, si radicalizza in carcere a Como: espulso cittadino tunisino

La notizia è stata data direttamente dal Viminale sul suo sito Internet. Mourad Smichi, condannato per reati in materia di sostanze stupefacenti, "è stato rimpatriato dalla frontiera marittima di Genova, in esecuzione di un provvedimento di espulsione", si legge sul sito del Ministero dell'Interno. L'uomo è finito nel mirino dell'antiterrorismo mentre era in detenzione per reati comuni. In carcere, infatti, sarebbe progressivamente diventato un fervente seguace di un altro detenuto, di nazionalità algerina, espulso nel 2018 per la sua opera di proselitismo in chiave ultra-radicale con esaltazione del jihad e del martirio.

Nel 2017 era evaso dai domiciliari, rintracciato nell'ottobre del 2019 in Svizzera

Il cittadino tunisino in seguito era stato posto agli arresti domiciliari, da cui era evaso nel 2017 . Per due anni aveva fatto perdere le sue tracce fino quando, nell’ottobre del 2019, era stato trovato in Svizzera dove si nascondeva con false generalità. Riassociato alla Casa Circondariale di Como per finire di scontare la pena, è stato sottoposto ad attento monitoraggio carcerario. Dai controlli è emerso che l'uomo continuava a diffondere messaggi di istigazione dell’odio razziale ed interreligioso. Per questo è scattato il provvedimento di espulsione e il rimpatrio in Tunisia.

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