Chi sono le figlie di Laura Ziliani: Silvia, Paola e Lucia Zani

Silvia, Paola e Lucia Zani sono le tre figlie di Laura Ziliani, l'ex vigilessa di Temù, comune che si trova in provincia di Brescia, uccisa l'8 maggio 2021. Silvia e Paola, che attualmente hanno 30 e 23 anni, sono state condannate all'ergastolo sia in primo che in secondo grado, insieme al 31enne Mirto Milani, fidanzato della prima, perché accusate dell'omicidio della madre. Tutti e tre hanno deciso di ricorrere contro la sentenza in Corte di Cassazione.
Chi sono Silvia e Paola, le figlie che hanno ucciso Laura Ziliani con Mirto Milani
Paola Zani aveva 19 anni all'epoca del delitto. Studentessa, è sempre stata molto legata alla sorella maggiore e al fidanzato di quest'ultima. Silvia, invece, che all'epoca dei fatti aveva 26 anni, lavorava in una casa di riposo a Ponte di Legno, comune che si trova in provincia di Brescia. Lei era legata sentimentalmente a Mirto Milani.
I tre sono stati arrestati e condannati per l'omicidio della madre delle due giovani. Delitto che avrebbero pianificato. In un primo momento, si era fatta avanti l'ipotesi di un movente di natura economica.
I giudici di primo grado hanno però spiegato nelle motivazioni della sentenza che i "tre hanno agito di concerto tra loro concorrendo a comporre, ciascuno per la propria parte il mosaico del progetto criminoso. In sé e per sé l'omicidio non costituiva agli occhi degli esecutori un progetto abbastanza ambizioso e accattivante per poter celebrare adeguatamente la loro coesione, per questo motivo avrebbero escogitato un piano cervellotico".
Chi è Lucia Zani, la terza figlia di Laura Ziliani
Lucia Zani è l'altra sorella di Silvia e Paola Zani. È la mezzana e ha una disabilità cognitiva. Lucia Zani è completamente estranea ai fatti e al delitto. Era molto legata alla madre Laura Ziliani, che la proteggeva. In una intervista di due anni fa, l'avvocato della ragazza aveva spiegato che la giovane fosse consapevole di essere rimasta sola. Anche il padre, infatti, è morto in un incidente in montagna anni prima l'omicidio della madre. Passa parte del suo tempo in una Fondazione di Brescia dedita all'assistenza psicodisabili, l'altra parte o a casa o dalla nonna.