Chi era Paolo Saibene, l’anziano in carrozzina investito e ucciso dal secondo portiere dell’Inter Josep Martinez

Si chiamava Paolo Saibene l'uomo di 81 anni che questa mattina martedì 28 ottobre è stato investito e ucciso dal secondo portiere dell'Inter Josep Martinez Riera a Fenegrò (Como), mentre si recava in auto al centro sportivo di Appiano Gentile per gli allenamenti.
La dinamica dell'incidente
L'incidente è avvenuto intorno alle 10 in via Bergamo. L'anziano, residente in paese, si stava spostando a bordo di una carrozzina elettrica a quattro ruote che è stata travolta dalla vettura dello sportivo nerazzurro: secondo quanto emerso al momento l'uomo, per ragioni ancora tutte da chiarire, aveva appena lasciato la pista ciclabile (disegnata a terra con una striscia bianca e non separata da un cordolo), trovandosi in questo modo sulla corsia delle auto. Forse per attraversare la strada, o forse per un malore.

Gli accertamenti tossicologici e la velocità dell'auto di Martinez
Quel che è certo, purtroppo, è che si sia trattato di un impatto violentissimo, che non ha lasciato scampo all'81enne: i sanitari intervenuti subito sul posto, infatti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della vittima. Per questo il calciatore spagnolo, riserva di Yann Sommer per l'Inter dal 2024, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso tra alcoltest e test antidroga per stabilire, come di prassi in questi casi, se in quegli istanti al volante lo sportivo fosse sotto effetto di alcol o stupefacenti.
Al vaglio dei carabinieri della stazione di Lomazzo (Como) c'è anche e soprattutto la velocità a cui viaggiava l'auto di Martinez: ai militari spetterà ricostruire se il conducente 27enne abbia realmente rispettato i limiti imposti in quel tratto di strada, la provinciale SP32.
I residenti: "Le auto qui corrono veloci"
"Qui di calciatori ne passano tanti. E le auto, in generale, corrono veloci", ha raccontato intanto un residente, intervistato da Fanpage.it. "Non so a che velocità viaggiasse il calciatore, io non c'ero. Ma qui, in questo rettilineo, vanno a velocità super. Soprattutto le moto, i camion. È solo la rotonda più avanti che li ferma". La velocità delle auto, del resto, è sotto attenzione anche dell'amministrazione comunale. "Questa strada è veramente pericolosa, succedono spesso molti incidenti", ha spiegato anche il sindaco di Fenegrò, Claudio Canobbio. "In questo rettilineo ad alta percorrenza, lontano dal centro abitato, il limite è 90 km/h. Bisognerebbe abbassarlo".