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Chi è Graziano Rigamonti, il cantante arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile

Graziano Rigamonti è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. Il 34enne, che era già ai domiciliari perché indagato per violenza sessuale nei confronti di una 17enne, faceva il barista a Lecco e cantava in una tribute band dei Blues Brothers.
A cura di Enrico Spaccini
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Graziano Rigamonti (foto da Facebook)
Graziano Rigamonti (foto da Facebook)

Con il grembiule indosso era il barista Greg, quando saliva sul palco vestito da John Belushi era conosciuto come Don Gregory Blues, ma durante i festini era "l'uomo con il borsello pieno di pasticche". Si tratta di Graziano Rigamonti, il 34enne originario di Montesiro di Besana Brianza (Monza) finito in carcere nelle scorse ore con l'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. I carabinieri lo hanno raggiunto nella sua abitazione, dove era già costretto a restare perché ai domiciliari per presunta violenza sessuale ai danni di una 17enne.

L'accusa di violenza sessuale ai danni di una 17enne

Fino a novembre 2023, Rigamonti gestiva il Bar dello Zoo a Beverate, frazione di Brivio (Como): un locale che, aperto a inizio 2022, aveva fatto parlare di sé per le magliette "spinte" con cui si sponsorizzava. Il 21 agosto i carabinieri erano entrati nel locale allarmati dalla segnalazione dei genitori di una 17enne che non era tornata a casa quella notte. All'interno del locale i militari avevano trovato la ragazzina seminuda insieme a un altro minore, entrambi in stato confusionale. Con loro, affermano gli investigatori, c'era anche Rigamonti.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il 34enne aveva chiesto ai due di avere un rapporto con lui, dopodiché avrebbe abusato della 17enne. I due minori avevano detto di aver preso pasticche di Xanax. Per quella vicenda, era stata disposta la misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Rigamonti, accusato di violenza sessuale su minori e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope.

La chiusura del Bar dello Zoo e lo sfruttamento di prostituzione minorile

Graziano Rigamonti nei panni di John Belushi di The Blues Brothers (foto da Facebook)
Graziano Rigamonti nei panni di John Belushi di The Blues Brothers (foto da Facebook)

Dopo quell'episodio, il Bar dello Zoo ha abbassato le saracinesche definitivamente. Insieme alla carriera da barista, Rigamonti ha dovuto accantonare anche quella di cantante. Da anni, infatti, si esibiva nei locali monzesi vestito da John Belushi come frontman degli "Italian Blues Brothers Band", il gruppo tributo del cult cinematografico del 1980 The Blues Brothers.

I carabinieri di Merate, poi, hanno approfondito le indagini a carico di Rigamonti esaminando i suoi dispositivi. Gli investigatori avrebbero scoperto al loro interno immagini e video pedopornografici che il 34enne avrebbe registrato durante gli incontri sessuali con minorenni che lui stesso promuoveva.

Ai festini veniva descritto come l'uomo con il "borsello pieno di pasticche", ma il suo ruolo non si sarebbe limitato a questo. Rigamonti, sostiene sempre la Procura, avrebbe creato ai ragazzini che reclutava tra Milano e Lecco account nei siti di incontri in cui veniva presentato il "tariffario" che andava dai 70 euro in su. Il 34enne da quegli appuntamenti erotici nei Motel tra minorenni di entrambi i sessi (a cui procurava anche documenti falsi) e adulti avrebbe incassato il 30 per cento dei guadagni.

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