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Caldo estremo nei capannoni industriali, dipendenti in sciopero nel Milanese: “Quasi 37 gradi, è insopportabile”

Questa mattina, mercoledì 3 luglio, i dipendenti di un’azienda nel Milanese hanno scioperato contro le condizioni di lavoro all’interno dei capannoni dove si registrerebbero fino a 36,5 gradi. La Regione ha emanato un provvedimento per limitare il lavoro nelle ore più calde per i lavoratori all’aperto: “Va esteso anche nei capannoni dove le temperature sono insopportabili”.
A cura di Giulia Ghirardi
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Da un paio di mesi i dipendenti di un'azienda nel Milanese che produce scambiatori di calore, la Emmegi di Cassano D'Adda, sono in mobilitazione per protestare contro le condizioni di lavoro all'interno dei capannoni dove si registrerebbero fino a 36,5 gradi. Tali proteste sono confluite in un primo sciopero davanti all'azienda nel corso della giornata di ieri, mercoledì 2 luglio.

"Scioperiamo per il miglioramento dell'ambiente di lavoro prevenendo infortuni, colpi di calore e danni alla salute per il caldo", hanno scritto sui social i sindacati di Fim Cisl Milano Metropoli. Di tutta risposta l'azienda ha ribadito che le temperature all'interno dei capannoni sarebbero arrivate "al massimo a 32 gradi" e di essere quindi in regola. Da qui un altro sciopero dei dipendenti nel corso della mattina di oggi, giovedì 3 luglio.

Su sollecitazione dei sindacati, nei giorni scorsi la Regione ha emanato un provvedimento per limitare il lavoro nelle ore più calde e così tutelare i lavoratori esposti alle temperature estreme che operano all'aperto. Il provvedimento prevede che alcune categorie di professionisti (operai in aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche) potranno interrompere le loro attività tra le 12:30 e le 16:00 nelle giornate che un'apposita piattaforma dell'Inail (Worklimate) definirà ad alto rischio per il caldo. I responsabili delle aziende che non rispetteranno i limiti rischieranno l'arresto fino a tre mesi o un'ammenda fino a 206 euro.

"Il problema, però, non riguarda solo i cantieri o l'agricoltura", hanno sottolineato i sindacati. "Questo provvedimento andrebbe esteso anche in tanti capannoni industriali dove le temperature sono diventata insopportabili" proprio come quello, sembrerebbe, della Emmegi di Cassano D'Adda.

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