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Cade dalle scale di un residence a Pavia e si rompe una gamba: risarcita con quasi 44mila euro

Nel 2018 una 58enne cadde dalle scale di un bed and breakfast a Pavia e si ruppe una gamba. Dopo un intervento e mesi di riabilitazione, la donna è stata dichiarata parzialmente invalida e il tribunale le ha riconosciuto un risarcimento di quasi 44mila euro.
A cura di Alice De Luca
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Nel 2018 cadde dalle scale di un bed and breakfast a Pavia e si ruppe una gamba. Ora, trascorsi sette anni, con alle spalle un delicato intervento chirurgico, lunghi mesi di convalescenza e il riconoscimento di un'invalidità permanente, il tribunale di Pavia le ha riconosciuto un risarcimento di quasi 44mila euro. Il giudice ha accolto la tesi dell'accusa, secondo la quale le scale della struttura ricettiva erano pericolose perché in parte prive di corrimano, con gradini irregolari e una scarsa illuminazione.

Tutto è cominciato nell'ottobre del 2018, quando la donna residente a Palermo, all'epoca 58enne, si trovava nel residence di Pavia per fare compagnia al nipote, ricoverato al Policlinico San Matteo. Scendendo le scale del bed and breakfast dove alloggiava, era scivolata e si era fratturata una gamba. La donna era stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico ed era rimasta invalida per due mesi. Dopo altri sei mesi di riabilitazione, le era stata riconosciuta un'invalidità permanente del 12,5%.  

Ora il giudice del tribunale civile di Pavia, Renato Cameli, ha dato ragione alla signora, che aveva lamentato la pericolosità della scalinata. La sentenza ha tenuto anche conto del fatto che, a seguito dell'incidente, i proprietari della struttura erano intervenuti con alcuni lavori per migliorare la sicurezza della scala: un indizio, secondo il tribunale, che denunciava la consapevolezza di qualche carenza. Il giudice, tuttavia, non ha accolto le ulteriori richieste di risarcimento per danni morali e per la vacanza rovinata: le indagini hanno accertato che la signora non si trovava a Pavia per un viaggio di piacere e i disagi non sono stati documentati a sufficienza.

Il risarcimento di 44mila euro, di cui 30mila erano già stati versati durante il processo, ha tenuto conto anche delle spese sostenute dalla 58enne per l'operazione e i trattamenti necessari alla riabilitazione, tra terapie, visite specialistiche e farmaci. Nel conteggio sono rientrati anche gli stipendi non percepiti a causa dello stop dal lavoro.

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