Bosco Falck a Milano, i cittadini scrivono all’arcivescovo Delpini: “Non vendetelo per costruire palazzi”

Circa 21mila metri quadrati di bosco – con oltre 600 alberi di diverse specie protette – in cui hanno trovato casa volpi e scoiattoli. Non siamo in montagna ma nella periferia nord occidentale di Milano, quartiere Gallaratese. Sulla vicenda del bosco di via Falck, di cui Fanpage.it si era occupata nelle scorse settimane, tornano a chiedere attenzione i residenti della zona, appellandosi direttamente all'arcivescovo di Milano Mario Delpini. La Curia, attraverso la Fondazione Casa del Giovane la Madonnina, è proprietaria dell'area ed è intenzionata a venderla al fondo immobiliare Redo Srg insieme ad altri 42mila mq adiacenti di terreno.
Il progetto è costruirci un complesso edilizio con torri fino a 11 piani, a cui però, oltre al Comitato per la difesa del bosco di via Falck si è sempre opposto anche il Municipio 8: "Da subito abbiamo coinvolto la cittadinanza per far comprendere l’impatto che il piano avrebbe sul territorio – spiega a Fanpage.it Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8 -. Abbiamo espresso la nostra contrarietà al Comune e all’operatore da subito, con atti formali e in qualsiasi altro contesto. Crediamo che sia un piano contrario alle politiche di sviluppo sostenibile che l’amministrazione afferma di voler portare avanti. Il quartiere ha una storia di lotte per la tutela del verde che oggi ringraziamo e non possiamo permettere che si cambi rotta".
La lettera all'arcivescovo Delpini
Ed ecco quindi che i cittadini cercano risposte nella più volte manifestata sensibilità ambientale dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini. Lo fanno con una lettera, inviata proprio ieri, giovedì 6 novembre in cui chiedono un incontro di approfondimento "per le problematiche riguardanti la Fondazione Casa del Giovane "La Madonnina", in relazione all'intervento immobiliare (Piano Attuativo San Leonardo) che la fondazione sta portando avanti con il Comune di Milano".

Non è la prima volta che il Comitato si rivolge a Delpini. In una delle precedenti lettere, datata 18 agosto 2025, i cittadini scrivevano: "Sua Eccellenza, come Comitato Popolare per la Difesa del Bosco di via Falck siamo ancora a chiederLe un Suo interessamento per le problematiche riguardanti la Fondazione Casa del Giovane La Madonnina". Anche all'epoca avevano chiesto un "confronto per analizzare la proposta dell’intervento immobiliare (Piano Attuativo San Leonardo) che la Fondazione sta portando avanti con il Comune di Milano per la realizzazione di nuovi edifici residenziali all’interno dell’area, di grande valore ambientale, situata in via Falck n. 28 in Milano".

Tale premessa partiva da un precedente discorso di Delpini: "Considerando il Suo messaggio ad una ‘città affaticata… che deve lasciare riposare la terra', del 7 dicembre 2024 […] diventa ancor più importante un nostro incontro per analizzare le problematiche e le proposte che qui di seguito Le anticipiamo". Tra le proposte c'erano: "[…] la ‘strada della perequazione‘ è la sola da perseguire: essa prevede la vendita dei diritti edificatori (acquisiti dalla Fondazione con il PGT) ad altri operatori immobiliari per costruire in altre aree del Comune di Milano, senza così dovere obbligatoriamente costruire nuovi edifici all’interno dell’area di via Falck di proprietà della Fondazione e senza dovere abbattere, di conseguenza, gli alberi dell’ecosistema esistente".
Il comitato chiedeva inoltre di riadibire gli edifici esistenti, oggi quasi totalmente dismessi, ai fini sociali per i quali Don Abramo Martignoni negli anni Sessanta li aveva costruiti. In particolare ai progetti residenziali di edilizia pubblica, che però devono essere limitati solo agli stabili già in essere e da ristrutturare.
Dopo quella lettera, seguiva una risposta da parte di Delpini, il 24 agosto 2025:
Ringrazio della comunicazione. La materia è allo studio degli incaricati dell’Arcidiocesi e affrontata nel dialogo con il comune di Milano. Confido che il confronto tenga conto del bene comune, sia rispettoso delle normative e delle competenze che non si esasperino i rapporti.
Un cordiale saluto
Mario Delpini
Un dialogo, quello citato dall'arcivescovo, da cui i cittadini del quartiere Gallaratese ritengono di sentirsi esclusi, tanto da chiedere ancora una volta, a distanza di tre mesi, il confronto diretto con Delpini: "Vorremmo incontrare di persona l'arcivescovo – precisa il portavoce del Comitato per la difesa del bosco di via Falck, Giuseppe Sipala -. La nostra posizione rimane quella ampiamente illustrata nella precedente missiva, abbiamo finito le parole, aspettiamo i fatti".