“Beppe Sala scendi dall’ufficio”: sindaco contestato in Consiglio comunale per la vendita dello stadio di San Siro

"Scendi dall'ufficio, Beppe Sala scendi dall'ufficio". È il coro da stadio che l'opposizione in Consiglio comunale ha intonato nella seduta di oggi, lunedì 14 luglio, mentre il sindaco teneva una riunione nel suo ufficio con i capi gruppo della maggioranza sulla prossima vendita del ‘Meazza'. "Il sindaco ha deciso di trattare lo stadio come fosse di proprietà di una nicchia del centrosinistra milanese senza spiegare in aula cosa stia succedendo", ha dichiarato Samuele Piscina, consigliere della Lega, a Fanpage.it: "Continuiamo a chiedere che scenda dall'ufficio e ci dica per una volta cosa vuole fare". Sala, però, non è sceso in Consiglio e ha fatto sapere attraverso il capo di gabinetto che il contratto potrebbe essere chiuso già la prossima settimana.
Le trattative tra Palazzo Marino e Milan e Inter sono ancora in corso. Sul piatto, infatti, non c'è solo il ‘Meazza', ma anche l'area che lo circonda e che ha portato l'Agenzia delle Entrate a stimare un costo totale dell'operazione pari a 197 milioni di euro. Per venire incontro alle richieste dei due club, di proprietà di fondi statunitensi, non è escluso che il sindaco possa accordare alcune modifiche agli interventi che saranno eseguiti al di fuori dell'area stadio. "Nessuno di noi dell'opposizione e anche parte della maggioranza ha mai potuto vedere la delibera", ha dichiarato Piscina, "non possiamo venire a sapere delle questioni relative allo stadio, e anche ad altre problematiche della città, attraverso i quotidiani. Lo stadio non è di proprietà di Sala o del centrosinistra, ma di tutti i milanesi".
Non solo i consiglieri d'opposizione (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati), ma anche quelli di maggioranza che non sono stati coinvolti nelle discussioni più ristrette chiedono un confronto in aula con il sindaco. "Il problema principale è che anche gran parte dei consiglieri di maggioranza apprendono le notizie dai giornali", ha commentato Daniele Nahum dei Riformisti a Fanpage.it, "noi siamo stati votati dai cittadini per analizzare i documenti e farci un'opinione, trovo alquanto particolare che dalla giunta non ci sia considerazione del nostro lavoro. Credo che un confronto sarebbe utile per costruire consenso in merito a questa operazione che è così delicata e che non ha il pieno appoggio della maggioranza".