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Barista si rifiuta di servire la birra per non violare le misure anti Covid ma viene preso a pugni

Due aggressioni nel Bresciano a due baristi che si sono rifiutati di servire la birra ai clienti per non violare le norme anti contagio imposte dal Dpcm. Un rifiuto che però ha scatenato l’ira di un ragazzo di 21 anni in un locale di Lonato del Garda, in provincia di Brescia, e di due uomini di 31 e 41 anni in un bar a Calcinato. Ora tutti e tre dovranno rispondere davanti ai giudici di lesioni personali in concorso.
A cura di Giorgia Venturini
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Non gli serve la birra perché violerebbe le misure anti Covid e viene preso a pugni dal cliente. Autore dell'aggressione nel Bresciano ai danni di un barista è un ragazzo di 21 anni. Stando alle prime informazioni, il giovane è entrato in un bar di Lonato del Garda e ha preteso che gli venisse servita la birra nel locale, chiedendo così di violare le norma anti Covid. Il proprietario però si è rifiutato subendosi così l'ira del 21enne che dopo pochi minuti ha iniziato a picchiare il barista per poi fuggire via. Ad assistere alla scena e a chiamare i soccorsi è stata la moglie del proprietario. Stesso copione qualche giorno dopo a Calcinato. Qui invece gli autori del gesto sono molte più persone: anche in questo caso un gruppo di giovani era entrati in un locale ma al no del titolare alla richiesta di alcolici si è scatenato l'infermo. Come racconta Il Giornale di Brescia, l'uomo è finito a terra ed è stato preso a calci.

In tre denunciati per lesioni personali

In entrambi gli episodi vittime della follia di alcuni giovani sono stati dei proprietari che si sono opposti alla richiesta dei clienti per non violare le norma anti contagio. In entrami i casi sul posto sono intervenuti i carabinieri e i paramedici del 118 che hanno prestato assistenza ai due baristi. Le forze dell'ordine si sono messe subito a disposizione per cercare di risalire all'identità degli aggressori: dopo una breve indagine oltre al 21enne, nei guai per l'aggressione a Lonato, nel mirino dei militari sono finite altre due persone di 31 e 41 anni, residenti a Padenghe e Calcinato. Ora tutti e tre dovranno rispondere davanti ai giudici di lesioni personali in concorso.

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