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Baby Gang deve rimanere in carcere: la decisione del giudice

Il giudice per le indagini preliminari di Milano ha respinto la richiesta di scarcerazione nei confronti di Baby Gang, il rapper arrestato con l’accusa di rapina e violenze.
A cura di Ilaria Quattrone
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Baby Gang deve rimanere in carcere: a deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari, Manuela Scudieri, che ha così respinto la richiesta di revoca di misura cautelare che sabato scorso era stata avanzata dal legale del rapper. Zaccaria Mouhib è stato arrestato il 20 gennaio con l'accusa di essere responsabile di alcune rapine tra Milano e Vignate. Agli arresti domiciliari invece ci sono il rapper Neima Ezza, all'anagrafe Anime Ez Zaaraoui e il collega Samy, il cui nome è Samuel Matthew Dhahri.

Il legale di Baby Gang ricorrerà al Riesame

L'avvocato Niccolò Vecchioni, legale di Baby Gang, ricorrerà al Tribunale del Riesame. Durante l'interrogatorio che si è svolto sabato scorso, il rapper ha raccontato che al momento delle due rapine si trovava altrove. Nel caso di Vignate, si trovava nel comune fino alle 13.38 – ci sarebbe la localizzazione del telefono a dimostrarlo – mentre la rapina sarebbe stata in serata quando il 20enne sarebbe stato diretto a Rimini per una esibizione. Nel caso della rapina a Colonne, il legale aveva detto a Fanpage.it che c'erano prove che dimostravano come il suo assistito si trovasse in un altro Comune al momento della rapina.

Le motivazioni del giudice

Il giudice, nel respingere l'istanza, ritiene che la versione del 20enne "non appare suffragata da riscontri". Per il gip ci sarebbe anche un elevato rischio di continuare a perpetrare questi reati. Anche Neima Ezza, durante l'interrogatorio, ha raccontato che quando sono avvenute le rapine non si trovava a Milano. E la dimostrazione arriverebbe da alcune storie pubblicate su Instagram oltre alle celle del telefono.

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