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Autoclave scoppia durante un esperimento al laboratorio chimico dell’Università Bicocca, padiglione evacuato

Un dispositivo per la sterilizzazione dell’attrezzatura è esploso durante un esperimento al laboratorio chimico dell’Università Bicocca di Milano. I vigili del fuoco sono intervenuti per la fuoriuscita di acido cloridrico.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un'autoclave, il dispositivo usato per la sterilizzazione di attrezzature e strumenti, è scoppiata all'interno di un laboratorio chimico all'Università Bicocca di Milano. I vigili del fuoco sono intervenuti nella tarda mattinata di oggi, lunedì 11 marzo, con tre mezzi del Comando di via Messina insieme al nucleo Nbcr (batteriologico-chimico-radiologico). L'esplosione, infatti, ha provocato la fuoriuscita di acido cloridrico, sostanza che gli studenti stavano usando in quel momento per un esperimento didattico.

Evacuato il padiglione

Stando alle prime informazioni, pare non ci siano feriti né tra i presenti nel laboratorio di Scienze dei Materiali né nelle stanze più vicine. All'arrivo dei vigili del fuoco, il personale universitario aveva già fatto evacuare tutto il padiglione universitario di via Roberto Cozzi. Gli specialisti del nucleo Nbcr sono al lavoro per monitorare gli ambienti e stabilire le cause che hanno portato allo scoppio del dispositivo. La situazione, comunque, sarebbe tornata sotto controllo.

L'autoclave un dispositivo in acciaio utilizzato nei laboratori, in ambito ospedaliero e alimentare per la sterilizzazione di attrezzature e strumenti. Chiuso ermeticamente, grazie alla pressione a al calore sprigionato dal vapore acqueo permette la rimozione degli agenti patogeni, come germi, funghi e muffe, in soli 15 minuti. Il dispositivo normalmente supera i 120 gradi.

L'ateneo: "Il vapore ha attivato lil sistema antincendio"

"Non c'è stata alcuna esplosione", ha spiegato l'ateneo con una nota, "il surriscaldamento di quattro piccole autoclavi all'interno di una fornace ha innescato le apposite valvole di sicurezza che, per evitare pericoli di esplosione, hanno fatto fuoriuscire il vapore contenuto nelle autoclavi stesse". Inoltre, trattandosi di un laboratorio di ricerca, ciò che si stava svolgendo al suo interno non era una esercitazione didattica. All'interno delle autoclavi c'erano "cento millilitri di acqua e un sale di ferro che, scaldandosi, produce ossidi di ferro e una frazione di acido cloridrico".

L'allarme antincendio si sarebbe attivato in seguito al vapore fuoriuscito dalle autoclavi. "Grazie all'ottimo funzionamento dei sistemi e delle procedure di sicurezza", conclude l'ateneo, "non c'è stato alcun danno né a persone né a cose" e "le attività sono riprese regolarmente già in mattinata".

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