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Attacco terroristico a Milano con ostaggi in metropolitana: è un’esercitazione dei carabinieri

Terroristi, ostaggi, carabinieri, negoziatori e artificieri. Erano più di cento le persone coinvolte nella maxi esercitazione antiterrorismo che è stata organizzata nell’area della fermata della metropolitana M3 di San Donato a Milano.
A cura di Giulia Ghirardi
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Più di cento persone coinvolte tra terroristi, ostaggi, carabinieri, negoziatori, artificieri e sanitari nell'area della fermata della metropolitana M3 di San Donato (Milano). Questo lo scenario che ha preso forma nel corso di ieri notte, tra giovedì 8 e venerdì 9 maggio, quando è stata organizzata una maxi esercitazione antiterrorismo coordinata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano.

Stando a quanto appreso, l'esercitazione ha simulato un attacco da parte di soggetti armati a bordo di un mezzo pubblico, con presa di ostaggi a bordo di un treno e rischio esplosione. Lo scenario – hanno precisato i militari coinvolti – ha richiesto l'intervento congiunto del Gruppo di intervento speciale (Gis), delle Aliquote di primo intervento (Api) di Milano e Brescia, delle Squadre operative di supporto (Sos) del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, di negoziatori, artificieri, equipaggi del Nucleo radiomobile di Milano e della Compagnia Milano Porta Monforte.

Insieme a loro hanno operato anche l'Azienda Trasporti Milanesi (Atm) e il personale tecnico e sanitario di Areu della Lombardia e della Croce Rossa Italiana, che hanno simulato il trasporto di feriti agli ospedali San Carlo, San Paolo e Policlinico di Milano. Durante l’evento sono state sperimentate le procedure di negoziazione, cinturazione dell’area, neutralizzazione della minaccia e gestione delle persone prese in ostaggio. L'obiettivo era quello di testare la capacità di risposta immediata di tutti i gruppi e le persone coinvolte a potenziali situazioni di alto rischio.

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