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Assolto definitivamente l’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti per “tenuità del fatto”

Si conclude dopo 7 anni la vicenda che nel 2016 ha travolto l’ex sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti, assolto oggi pomeriggio nel processo di appello bis a Milano per “particolare tenuità del fatto”: l’accusa era quella di turbativa d’asta per la gestione di alcune piscine comunali. “Era per il bene pubblico”, ha sempre dichiarato il primo cittadino.
A cura di Francesca Del Boca
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È stato assolto nel processo di Appello bis Simone Uggetti, l'ex sindaco di Lodi accusato di turbativa d'asta e rimasto in carcere a San Vittore per circa un mese, prima di finire ai domiciliari ed essere infine rimesso in libertà. Il primo cittadino dem, arrestato in carica nel maggio del 2016, si trovava davanti ai giudici per il cosiddetto "caso piscine": durante la stesura del bando per la gestione di alcune piscine scoperte, Uggetti aveva condiviso alcune informazioni con il consigliere di amministrazione della Sporting Lodi, società sportiva risultata poi aggiudicataria della gara.

L'assoluzione nei confronti di Simone Uggetti è arrivata oggi per "particolare tenuità del fatto", dopo l'annullamento della sentenza di assoluzione con formula piena del primo processo d'appello da parte della Cassazione. Insieme a lui, sono stati assolti anche l’avvocato Cristiano Marini e il dirigente del Comune di Lodi Giuseppe De Muro. Dopo sette anni, così, si conclude definitivamente la vicenda giudiziaria che ha travolto il sindaco Pd e fatto crollare la sua giunta. "Sono felice e sollevato", le prime parole di Uggetti fuori dall'aula. "Ma una giustizia che arriva così tardi non è necessariamente una buona giustizia e un buon servizio per i cittadini".

L'accusa di turbativa d'asta per il sindaco di Lodi

La vicenda che ha coinvolto Simone Uggetti ha fatto discutere per mesi l'opinione pubblica. L’ex primo cittadino era stato condannato in primo grado a 10 mesi di reclusione (con pena sospesa) dal Tribunale di Lodi per aver partecipato illecitamente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alla preparazione del bando di gara per la gestione delle piscine scoperte Ferrabini e Belgiardino. Nonostante l'assoluzione in appello, avvenuta nel maggio del 2021, la Procura di Milano aveva inoltre presentato ricorso in Cassazione ritenendo non sufficiente il fine "di bene pubblico" sempre manifestato dal sindaco Uggetti. Oggi, dopo la valutazione della nuova corte, il verdetto finale.

Le parole di Salvini e Di Maio

"Salvini a Lodi mimò il gesto delle manette, e per me fu davvero umiliante. Adesso dice che bisogna tutelare di più i sindaci. Bene, ha cambiato idea su tutto", erano state le sue parole a Fanpage.it, nel ripercorrere la sua lunga storia giudiziaria e personale, che al tempo ebbe grande rilievo nazionale. "Di Maio e i 5 Stelle costruirono una carriera politica collettiva sui temi del vaffa, che poi furono l’agitare le manette per acquisire consenso. Il segnale che Di Maio ha mandato successivamente con le scuse, per fortuna, era stato importante”. Adesso, dopo sette anni, arriva l'assoluzione definitiva. "Anni di sofferenza e di gogna da innocente, una vicenda assurda. Ora hanno tutti paura a fare il sindaco".

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