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Agnosine, l’omicidio di Giuseppina Di Luca: trovati due coltelli a casa dell’ex marito

Giuseppina Di Luca è stata uccisa a coltellate questa mattina dall’ex marito. Stando alle prime ricostruzioni, la donna, madre di due figli ventenni, è stata raggiunta dal suo ex ad Agnosine, in Valsabbia, nel caseggiato dove si era trasferita dopo la separazione avvenuta un mese fa. Nella perquisizione a casa di Paolo Vecchia sono stati trovati due coltelli, che potrebbero essere l’arma utilizzata per uccidere la donna.
A cura di Simona Buscaglia
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Giuseppina Di Luca
Giuseppina Di Luca

Si chiamava Giuseppina Di Luca, la 46enne uccisa a coltellate dall'ex marito Paolo Vecchia, di 52 anni. L'uomo è stato arrestato in quasi flagranza dai carabinieri di Brescia per l'omicidio della donna e verrà presto trasferito in carcere. Il fatto si è svolto questa mattina ad Agnosine, in Valsabbia, nel Bresciano. Nella perquisizione effettuata dai carabinieri nell'abitazione dell'uomo sono stati trovati due coltelli: un pugnale e un coltello a serramanico che potrebbero essere l'arma del delitto.

Trovati due coltelli a casa dell'ex marito

Paolo Vecchia si è costituito ai carabinieri dopo aver commesso il delitto. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, dopo aver atteso l'ex moglie nell'androne del caseggiato dove si era trasferita dopo la fine della loro relazione, l'uomo avrebbe sferrato diverse coltellate alla donna. Se la donna abbia tentato la fuga sulle scale o se non abbia fatto in tempo a scappare perché ferita troppo gravemente dalle coltellate inferte dall'uomo è una dinamica sulla quale si sta ancora indagando. In seguito alla confessione, durante una perquisizione a casa del 52enne, sono stati trovati due coltelli, un pugnale e un coltello a serramanico, che potrebbero essere stati utilizzati dall'ex marito per uccidere Giuseppina Di Luca.

Non risultano denunce di violenza a carico dell'uomo

Stando a quanto riferito dai carabinieri di Brescia, non ci sarebbero denunce sporte dalla donna nei confronti dell'ex marito. Nessuna traccia di una possibile violenza pregressa, pedinamenti o episodi di stalking. L'uomo verrà portato in carcere a Brescia e sono al momento in corso ulteriori indagini. Sul posto sono stati effettuati i rilievi di natura scientifica da parte del Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri.

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