Aggredisce una donna, lei muore dopo anni in coma e lui scappa in Francia: arrestato insieme a chi lo aiutò a fuggire

La notte del 21 luglio 2022, il 21enne Hachan Sabri (alias Joseph Saber), ha colpito con un pugno la 41enne Miriam Migliore facendola finire in coma. Per questo gesto, era stato condannato a 4 anni di reclusione per lesioni personali gravissime. Dopo aver ottenuto la possibilità di scontare la pena agli arresti domiciliari, è stato informato della morte della donna avvenuta dopo due anni di coma. È stato quindi accusato di omicidio preterintenzionale e, temendo il carcere,si è dato alla fuga rifugiandosi in Francia.
Dopo mesi di ricerche, a gennaio 2025, è stato rintracciato vicino Lione e arrestato. Durante le indagini, i carabinieri hanno scoperto una rete di persone che lo avrebbe aiutato a nascondersi durante la latitanza. Questi soggetti sarebbero anche coinvolti in un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti.
Ieri mattina, martedì 7 ottobre, i Carabinieri di Bergamo hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari della città, su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini. I quattro uomini sono stati arrestati e accusati a vario titolo di omicidio preterintenzionale, evasione, procurata inosservanza di pena e traffico di sostanze stupefacenti.
L'aggressione e la fuga
La decisione rappresenta la fine della ricostruzione di un quadro complesso di reati iniziati nel passato. Partiamo dal principio. La notte del 21 luglio 2022, alla stazione delle autolinee di Bergamo, una donna viene colpita violentemente da un 21enne. Il giovane le sferra un pugno e la fa finire in un coma, dal quale non si riprende più.
L'autore del delitto viene condannato per le lesioni personali gravissime a una pena di quattro anni di reclusione. L'anno scorso, il 18 marzo 2024, lascia il carcere perché ottiene il permesso di scontare la pena residua agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Pochi giorni dopo però, il 24 marzo, la donna aggredita muore dopo due anni di coma a causa delle lesioni craniche riportate. Dopo aver rivalutato la condotta dell'indagato e grazie all'autopsia e al parere dei medici, il 23enne viene accusato di omicidio preterintenzionale.
Temendo una nuova carcerazione, il ragazzo scappa e fa perdere le sue tracce. Il 6 gennaio 2025 viene rintracciato a Villeurbanne, vicino Lione in Francia, dove viene catturato dalla Polizia nazionale francese, che collabora con i carabinieri di Bergamo.
La latitanza e lo spaccio di stupefacenti
Dalle indagini è stato poi possibile scoprire che lui, insieme ai suoi fratelli, gestivano una rete organizzata di spaccio di droga. E proprio per questo motivo, il fratello maggiore era latitante a Barcellona. Il mezzano avrebbe aiutato entrambi nelle loro rispettive latitanze: avrebbe mandato soldi a entrambi. L'1 ottobre 2024, il maggiore è stato arrestato dalla polizia spagnola. Il mezzano ha continuato ad aiutare il più piccolo, a cui avrebbe fornito anche informazioni per eludere le ricerche delle autorità italiane.
Quanto fatto non è però bastato. Gli investigatori, grazie al monitoraggio dei flussi di denaro, dei social network, del traffico telefonico degli indagati e grazie alla collaborazione dell'Ufficio Sirene della Polizia Criminale con le forze di polizia europee, sono riusciti a rintracciare il 24enne in Francia e a scoperchiare la rete criminale dedita allo spaccio di droga: oltre a loro 3, la gestione dello spaccio avrebbe visto coinvolto anche un 25enne.
Le intercettazioni telefoniche, anche se piene di messaggi in codice, hanno permesso agli investigatori di capire che il gruppo avrebbe venduto grandi quantità di cocaina e hashish in modo stabile e continuativo nel bergamasco.
Le misure
Al termine delle indagini, la Procura di Bergamo ha chiesto che venissero mandati in carcere data la presenza di numerose prove contro di loro. L'aggressore 24enne, accusato di omicidio non intenzionale aggravato da motivi futili, ha ricevuto l'ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Torino, dove sta scontando la pena dal mandato di arresto europeo dalla Francia.
Il 25enne, accusato di traffico di droga, ha ricevuto l'ordinanza nel carcere di Bergamo, dove era già detenuto per altri reati legati alla droga. Il fratello 29enne, accusato di aver aiutato i suoi familiari a nascondersi in Spagna e Francia e di aver partecipato al traffico di droga, è stato arrestato in casa sua a Bergamo e successivamente portato in carcere.
Infine, il fratello 33enne (che era scappato a Barcellona) è nuovamente irreperibile. Era stato scarcerato il 30 maggio 2025 dal carcere di Cremona perché aveva finito di scontare la pena. Doveva essere espulso e riportato in Tunisia, ma il 12 settembre 2025, mentre era al pronto soccorso di Trapani, dove era finito dopo essersi ferito da solo nel centro accoglienza, è riuscito a fuggire e a far perdere le sue tracce. Ora è ancora ricercato.
Le indagini sono ancora in corso e nei confronti degli indagati sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.