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Aggredisce ebrei ortodossi alla Stazione Centrale di Milano: “Poteva causare danni più gravi, resti in carcere”

Per la giudice delle direttissime Sofia Fioretta, il 25enne arrestato ieri alla Stazione Centrale di Milano deve restare in carcere. Il giovane era stato bloccato dalla Polfer mentre aggrediva un gruppo di turisti americani ebrei ortodossi.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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È stato convalidato l'arresto del 25enne bloccato ieri pomeriggio alla Stazione Centrale di Milano dalla polizia ferroviaria con l'accusa di lesioni aggravate dall'odio razziale. Il giovane, infatti, era stato bloccato mentre aggrediva un gruppo di turisti americani di religione ebrea ortodossa. Davanti alla giudice delle direttissime Sofia Fioretta, il 25enne avrebbe ammesso quanto contestato. Considerata "la gravità della condotta, l'efferatezza e la totale assenza di resipiscenza", è stato disposta nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.

L'aggressione è andata in scena intorno alle 13 del 10 novembre alla Stazione Centrale di Milano, dove un gruppo di turisti americani erano in attesa di un treno. Come riportato nella relazione stilata dalla Polfer, erano vestiti "con abiti tipici della comunità ebraica", in quanto di fede ebrea ortodossa, e sono stati aggrediti dal 25enne originario del Pakistan. Il giovane si sarebbe scagliato in particolare contro un suo coetaneo, picchiandolo con calci, pugni e alla testa con un anello di metallo. Nel frattempo, gli avrebbe urlato minacce e offese tra cui "ebrei di m…" e "voi ammazzare i bambini e io vi ammazzo". Gli agenti della Polfer lo hanno bloccato e, secondo la loro relazione, il 25enne avrebbe anche "colpito a caso tra i passanti in stazione".

Questa mattina, 11 novembre, il 25enne è comparso davanti alla giudice delle direttissime Sofia Fioretta. Ha raccontato di essere in Italia da tre anni, di aver conseguito il diploma di terza media, di frequentare regolarmente una moschea e di essere al momento in cerca di lavoro dopo aver fatto un'esperienza come operaio. Inoltre, ha ammesso quanto gli viene contestato. Il difensore d'ufficio, Gianluca Rozza, ha chiesto "vista l'incensuratezza" del 25enne una "misura meno afflittiva" nei suoi confronti. Sottolineando la ricostruzione della pubblica accusa secondo la quale "l'aggressione in stazione si sarebbe potuta concludere con danni ben più rilevanti", la giudice ha confermato invece il carcere e fissato la prossima udienza per il 4 dicembre.

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