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Arresti tra ultras di Milan e Inter

Affacciato al balcone, insulta il pm che lo arrestò: chi è Alex Cologno, l’ultrà del Milan di nuovo in carcere

“Alex Cologno”, all’anagrafe Islam Hagag, è l’ultrà del Milan che stava scontando i domiciliari dopo la condanna ricevuto nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva, che ha azzerato i vertici delle tifoserie interiste e milaniste. Hagag è stato beccato mentre, affacciato al balcone, insultava il pm che lo ha arrestato.
A cura di Ilaria Quattrone
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È conosciuto con il nome di "Alex Cologno", l'ultrà della Curva Sud del Milan finito di nuovo in carcere perché è stato visto mentre, affacciato al balcone, insultava il pubblico ministero Paolo Storari, titolare dell'indagine che ha portato al suo arresto. Il tifoso, all'anagrafe Islam Hagag, è noto per essere uno dei fedelissimi di Luca Lucci, capo ultrà del Milan – ormai ex – finito anche lui in manette con diverse accuse. Hagag è stato inoltre addetto alla sicurezza del rapper Fedez insieme a un altro ultrà milanista, Christian Rosiello. 

E proprio Cologno, Lucci e Rosiello, sono tra gli ultrà finiti nell'inchiesta Doppia Curva, che ha portato all'azzeramento dei vertici delle curve di Inter e Milan.

Hagag è stato arrestato a settembre 2024 . Tra le accuse rivolte al 34enne, c'è quella relativa a un pestaggio nei confronti di un 27enne per un debito di gioco con un altro ultrà milanista. A giugno è stato condannato con rito abbreviato a tre anni e quattro mesi. Due mesi più tardi, ad agosto, grazie al ricorso presentato dal suo avvocato Jacopo Appetta, è finito ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

E, proprio per questo motivo, per lui sarebbero state vietate le comunicazioni con persone diverse da quelle che vivono con lui. Nonostante questo, l'ultrà è stato beccato dagli agenti mentre, affacciato al balcone di casa sua, che si trova a Cologno Monzese (Milano), stava parlando con due ragazzi fermi sul marciapiedi. A loro avrebbe raccontato la sua vicenda giudiziaria, avrebbe detto di essere innocente e avrebbe rivolto "epiteti ingiuriosi" al pubblico ministero "titolare del procedimento e alludendo ad accuse infondate". 

Il pubblico ministero Paolo Storari, titolare dell'inchiesta Doppia Curva, ha così richiesto l'aggravamento della misura cautelare. Richiesta che è stata accolta dalla giudice per le indagini preliminari Rossana Mongiardo. Hagag è quindi tornato in carcere a Monza. Per la giudice, quanto accaduto si inserisce "nell'ambito delle stesse logiche di prevaricazione e di disprezzo del comando giudiziario". 

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