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Accusato di aver minacciato il suo amante e violentato una donna: il prete racconta la sua versione in procura

L’uomo avrebbe ammesso tutte le accuse contestate tranne quella di violenza sessuale ai danni di una persona transessuale. Si sarebbe giustificato dicendo che si trattava di “palpeggiamenti”.
A cura di Sara Tirrito
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Immagine di repertorio
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Il prete di Basso Garda, nel bresciano, che era stato accusato di violenza sessuale, minacce e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato ascoltato dalla procura di Brescia mercoledì 25 ottobre. L'uomo, di 51 anni, faceva capo alla diocesi di Verona e aveva fatto perdere ogni traccia nelle scorse settimane. Ora, ricomparso, davanti al sostituto procuratore bresciano avrebbe ammesso tutte le condotte che gli vengono contestate tranne una: quella di avere abusato sessualmente di una persona transessuale, che lo aveva denunciato dopo aver tentato di lanciarsi dal balcone del sacerdote.

L'uomo ha ammesso quasi tutte le accuse

Il prete di 65 anni era irrintracciabile dallo scorso settembre e la procura non era riuscita a notificargli subito la chiusura delle indagini a suo carico. Tornato in provincia di Brescia e ascoltato dal pm, avrebbe dichiarato di essersi allontanato per motivi di salute. L'uomo sarebbe stato trasferito a Roma dalla diocesi di Verona, e questo anche perché avrebbe dovuto seguire delle cure per un problema di salute pregresso.

Il 25 ottobre il sacerdote è stato ascoltato per tre ore dal sostituto procuratore di Brescia. Assistito dal suo legale, ha ammesso tutte le accuse a suo carico tranne quella di violenza sessuale ai danni di una persona transessuale, che lo aveva denunciato. Per questa accusa, il prete ha parlato di "palpeggiamenti" e ha specificato che non erano intenzionali.

Per cosa è stato denunciato il prete

Il sacerdote è stato indagato per minacce, spaccio e violenza sessuale. Tre le denunce a suo carico. La prima era stata depositata da un uomo di 31 anni che aveva dichiarato di non essere stato pagato dal sacerdote dopo avere avuto con lui rapporti sessuali a pagamento. L'uomo era poi stato denunciato dai carabinieri per spaccio di sostanze stupefacenti. L'accusa era scattata dopo che i militari avevano fermato un uomo con alcuni di grammi di cocaina addosso.

Dalle parole del perquisito era emerso che la cocaina proveniva dal sacerdote, che gliel'aveva consegnata probabilmente in cambio di sesso. Nella sagrestia poi i carabinieri avevano trovato altra sostanza stupefacente e un bilancino di precisione per pesarla. L'ultima denuncia era arrivata a inizio agosto, quando una persona transgender era stata salvata dai Vigili del fuoco mentre tentava di buttarsi dal balcone del parroco. La donna aveva accusato il prete di avere abusato sessualmente di lei. È questa l'unica accusa respinta dal parroco in procura.

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