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“Abusi sessuali su 4 ragazzi in oratorio, anche minorenni”: verso il processo Don Samuele Marelli

Il tribunale ecclesiastico ha condannato l’ex parroco di Seregno, Don Samuele Marelli, giudicandolo colpevole di molestie sessuali su giovani, anche minorenni. Parallelamente, nell’ambito delle indagini della Procura di Monza, si prospetta la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex parroco che durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Giulia Ghirardi
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"Abusi sessuali su ragazzi approfittando della sua posizione dominante". È questo il fondamento dell'accusa mossa a Don Samuele Marelli, ex direttore della Fonazione degli oratori milanesi (Fom), ex responsabile di Oratori diocesi lombarde (Odielle) ed ex vicario della comunità religiosa Giovanni Paolo II di Seregno (in provincia di Monza e della Brianza), che oggi si trova sotto inchiesta della Procura di Monza accusato di violenza sessuale aggravata, e atti sessuali con minori.

Lo scorso aprile Marelli era già stato ritenuto colpevole dal Tribunale Ecclesiastico, l'organo giuridico della Chiesa cattolica, che si era pronunciato ritenendo l'ex parroco di Seregno colpevole di molestie sessuali in relazione a due casi di "atti impropri da parte di un chierico" su un minore e su un maggiorenne che frequentavano l'oratorio. Su Marelli, però, non pendeva soltanto il giudizio del tribunale della Chiesa, ma anche un procedimento parallelo condotto dalla Procura di Monza.

Nello specifico, questa seconda indagine, coordinata dal procuratore Claudio Gittardi e dalla sostituta Francesca Gentilini, è arrivata nei giorni scorsi alla sua conclusione formale perché il sacerdote, convocato per l’interrogatorio, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Al centro dell'interrogatorio, la gestione del suo incarico in oratorio tra il 2019 e il 2023, periodo durante il quale il Don è accusato di aver sfruttato il proprio ruolo di guida spirituale e di educatore, abusando di alcuni ragazzi sottoponendoli a palpeggiamenti alle parti intime e momenti di intimità approfittando, secondo gli inquirenti, delle condizioni di fragilità emotiva dei ragazzi sia all'interno della propria abitazione, che durante i momenti di ritiro spirituale e di vacanze comunitarie.

Nello specifico, le parti offese sono quattro ragazzi di vent'anni che frequentavano l’oratorio, ma che all’epoca dei fatti oggetto dell’inchiesta non avevano ancora compiuto i 18 anni. Tra gli altri elementi, uno dei genitori dei giovani coinvolti aveva denunciato di aver trovato "tra le foto di gruppo al campo estivo, immagini dei ragazzi sotto la doccia, o che uscivano dai bagni con solo l’asciugamano addosso".

Al momento, dunque, per l'ex parroco di Seregno non si prospetta altra alternativa che la richiesta di rinvio a giudizio, fatta salva la possibilità di presentare memorie difensive a suo carico.

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