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A Milano “La Storia a Processo”: l’ex Cancelliere tedesco Kohl sarà giudicato dal pubblico

Al teatro Filodramamtici (Milano) si inaugura la nuova stagione de “La Storia a Processo!”, un format di Elisa Greco che in questa edizione porterà a processo l’ex Cancelliere tedesco, Helmut Kohl, interpretato da Pier Ferdinando Casini. A sancire la sua innocenza o colpevolezza ci sarà la giuria popolare rappresentata dal pubblico.
A cura di Carlo Coi
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Immagine presa da Instagram
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Lunedì 14 ottobre, a Milano, al teatro Filodramamtici, si inaugura la nuova stagione de "La Storia a Processo!", un format nato dall' intuizione di Elisa Greco che nel corso degli anni si è affermata come una delle maggiori esperte di comunicazione culturale in Italia. Il protagonista che lunedì siederà sul banco degli imputati è Helmut Kohl, un politico che ha ricoperto incarichi di primo e che viene  ricordato come il Cancelliere che ha consentito la riunificazione della Germania il 3 ottobre 1990. L'imputato sarà interpretato dal politico Pier Ferdinando Casini, alla giuria popolare spetterà il compito di sancire la sua innocenza o colpevolezza.

Il format degli eventi

"La Storia a Processo!" trasforma il palcoscenico del teatro in un'aula di tribunale dove le grandi figure della storia sono giudicate dal pubblico dopo un processo a cui partecipano magistrati, avvocati, politici e giornalisti che assumono i ruoli di accusatori, legali della difesa e testimoni. I personaggi costruiscono un dibattimento che viene attualizzato spaziando tra il divertimento e l'approfondimento, al termine del quale il pubblico esprime la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato.

Lunedì prossimo sul palcoscenico, introdotti da Elisa Greco, saliranno il Presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, nel ruolo di Presidente della Corte; il Procuratore aggiunto presso la procura di Milano, Tiziano Siciliano, come Pubblico Ministero. Il ruolo di avvocato difensore spetta ad Alessandro De Nicola, avvocato Presidente de "The Adam Smith Society" che difenderà l'imputato Helmut Kohl, interpretato da Pier Ferdinando Casini. Nelle vesti di testimone ci saranno per l'accusa Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente del Financial Times, e come testimone della difesa, Massimo Nava, editorialista del Corriere della Sera.

Con la partecipazione straordinaria dell'ex Presidente del Consiglio Mario Monti.

Il racconto di Elisa Greco

La fondatrice del format, Elisa Greco, ha raccontato a Fanpage.it alcuni aneddoti sul progetto, in particolar modo si è concentrato sulla scelta del personaggio storico che funge da protagonista: "Il protagonista deve prima di tutto incuriosire. Deve avere luci ed ombre, fornire spunti di discussione. Successivamente, il lavoro di elaborazione è il più faticoso ma anche il più bello perché è fatto di approfondimento, di tentativi continui di trovare l’equilibrio tra le varie componenti".

Inoltre, prosegue descrivendo quanto sia importante trovare dei punti in comune tra il soggetto che lo interpreta e l'imputato: "Guarda ti faccio un esempio, per interpretare Nixon la mia scelta è stata Antonio Di Bella (giornalista Rai, ndr) perché per l’immaginario collettivo è la voce degli Stati Uniti".

Greco sottolinea come la partecipazione all'evento sia un'esperienza culturale, durante la quale partendo da un elemento storico sono lanciate una serie di provocazioni intorno a valori o dati che riguardano il presente.

Quando le si chiede a che cosa si riferisce quando parla di provocazioni, risponde così: "Le provocazioni sono il cuore del format e il suo filo conduttore. Dalla scelta del personaggio allo sviluppo delle tematiche, ogni volta individuo e offro al pubblico un tema su cui riflettere e confrontarsi. E la cosa interessante è che, a fine spettacolo, il pubblico stesso continua a discutere sulle domande poste, perché queste non sono relativizzate su un dato storico o su un singolo fatto, ma spaziano a temi e valori sempre attuali. Il primo a chiamarle “provocazioni” fu il sociologo Domenico De Masi. Ne sono molto orgogliosa".

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